Ci troviamo verso la fine del periodo estivo che, dopo una lunga fase di lockdown e parziale ripresa, si faceva fatica anche ad immaginare. Sin da subito, il primo stop ha coinvolto tutti i servizi educativi determinando di conseguenza una nuova routine familiare alle prese con la DAD - didattica a distanza o didattica online.
Un grande applauso va a te mamma e a te papà per non aver mai mollato anzi proprio voi, giorno dopo giorno e tra le normali fatiche riscontrate, avete sempre affiancato e sostenuto i vostri piccoli in questo periodo di travolgenti cambiamenti.
Ci siamo adattati a nuove regole e decreti, gli stessi che oggi definiscono COME far ripartire tutti i servizi educativi momentaneamente in stand by. Coordinatori, educatori e famiglie pronti a collaborare per rispettare e mantenere tutti i criteri di sicurezza, riorganizzando anche spazi e tempi.
Tutto questo richiede e comporta per qualcuno un re-inserimento nei suoi luoghi di crescita e apprendimento per altri invece, inizia un nuovo percorso di ambientamento e scoperta. Processi che necessariamente coinvolgono la sfera emotiva di tutti gli attori coinvolti, compresi noi educatori.
Domande, riflessioni come anche dubbi e preoccupazioni affiorano nella nostra mente: per esempio “come reagirà al nostro distacco?”, “cosa e come mi sentirò?”, “mi mancherà tantissimo!”, “spero vada tutto bene” e poi ancora “sarà davvero dura vederlo piangere nel momento dei saluti”.
Queste alcune delle domande, riflessioni e affermazioni più gettonate in fase di ambientamento dietro le quali si celano importanti emozioni: dall’eccitazione per la novità, alla tristezza e senso di colpa, dalla curiosità di vedere i vostri piccoli approcciarsi a spazi e materiali del tutto nuovi alla scoperta di affidarsi a figure di riferimento esterne alla vostra cerchia familiare.
E’ altrettanto importante sottolineare e comunicare come si tratti di una novità nonché di un cambiamento che non investe soltanto il bambino ma l’intero nucleo familiare per cui bisogna dar voce e legittimare tutte le emozioni: non c’è un modo giusto o sbagliato ma c’è un sentire che deriva dal profondo connubio tra cuore e mente. Un periodo in cui la collaborazione tra servizio educativo e famiglia è particolarmente rilevante e significativa.
Tempi, spazi e materiali richiedono tempo per essere accettati ed esplorati un po' come quando affermiamo: “maneggiare con cautela”.
Quel tipo di cautela che vuol dire cura, calma, rispetto, ascolto, osservazione e condivisione di bisogni del tutto intimi e individuali all’interno di un processo che procede per gradi.
L’attenzione quindi ricade sul riconoscimento e sulla valorizzazione delle differenze individuali che porta conseguentemente all’individuazione di strategie altrettanto personalizzate.
Sicuramente offrire continuità tra le risposte della Famiglia e quelle del contesto educativo nei confronti delle esigenze del bambino è una delle prime forme di rassicurazione; accoglienza, fiducia, pazienza, tempo, sostegno sono altri ingredienti necessari.
Indipendentemente dal tipo di ambientamento che si sceglie e/o propone (tradizionale o ambientamento svedese in 3 giorni), ci sono regole o meglio “buone norme” che non vanno mai in vacanza.
Vediamo alcune semplici strategie e capiamo la loro efficacia per rendere sereno l'ingresso all'asilo nido.
In questa prima fase di accoglienza e conoscenza vengono sempre in nostro soccorso anche gli albi illustrati che con le loro semplici immagini e parole, favoriscono l’elaborazione del distacco e delle relative emozioni.
Alcuni libri da noi scelti e proposti al Nido che contemporaneamente possono essere proposti e utilizzati anche da voi famiglie, all’interno del vostro contesto e dei vostri rituali, sono:
- “A più tardi” di Jeanne Ashbè (Babalibri, 2007). Le figure e il testo ritraggono la routine della vita al nido, dall’ingresso all’uscita, di Milo e Anna. I due protagonisti arrivano al nido, Milo con la mamma e Anna con il papà che, dopo i rassicuranti saluti, sono pronti per trascorrere la loro giornata tra diversi momenti di gioco, il pranzo, il cambio, la nanna, la merenda e il momento del ricongiungimento con i loro genitori.
Il ripetersi di questi rituali e quindi la presenza di una routine stabile e coerente, permette ai bambini di interiorizzare uno schema rassicurante e prevedibile.
- “Zeb e la scorta dei baci” di M. Gay (Babalibri, 2008). Zeb una piccola zebra deve partire per il campo estivo ma sente la nostalgia di mamma e papà, diventa un po' triste ma la sua mamma e il suo papà, lo rassicurano con una piccola scorta di baci che può portare con sè.
Creare una scatola con i baci di mamma e di papà potrebbe essere una strategia per rendere il momento del distacco e del saluto più sereno e rassicurante.
Altre letture interessanti che potrebbero essere utilizzate invece come sfondo nelle prime settimane di Settembre per la progettazione sia di alcune esperienze grafico-pittoriche che per l’esplorazione di diversi materiali sono:
- "Piccolo blu e piccolo giallo" di L. Lionni (ed. Babalibri). Amicizie che nascono e amicizie che si rinnovano, colori che si incontrano e si abbracciano tutti da scoprire e manipolare.
- “Colori” di Tullet. Un viaggio appassionante tra i colori primari che se uniti e mescolati, si trasformano in magici colori secondari. Usa il dito come fosse un pennello e sprigiona la tua immaginazione.
Cara mamma e caro papà qui il viaggio sta per iniziare... lasciati trasportare e cullare dalle onde che si presenteranno durante il vostro cammino, delle volte potrebbero essere agitate e poco limpide e va bene così, altre volte più calme e chiare fino ad arrivare a godervi la luce di un nuovo giorno.
Buon Inizio a Tutti Voi,
Elena