Questi tre fondamentali ingredienti, necessari per ogni buon apprendimento, sono la base di ogni esperienza, ludica o meno che viene proposta durante le attività psicomotorie funzionali.
Ogni gioco viene proposto tenendo conto delle attività preferite dal bambino, talvolta anche includendo nel gioco oggetti portati da casa da lui stesso. Vi confesso che in questo lavoro è abbastanza inutile programmare nei dettagli ogni seduta, quello che faccio è tenere presente alcuni aspetti che sono emersi nella valutazione e dalle sedute precedenti, tenendo conto dei cambiamenti che di volta in volta avvengono, e programmare all'impronta giochi e attività.
Si lavora quindi per obiettivi specifici, motivando il bambino a percorrere strade nuove sperimentando nuove soluzioni e risposte motorie diversificate, facendo in modo che cresca l'autostima e la percezione di sé. Tutto questo modifica gli schemi d'azione e pone l'individuo di fronte non al cambiamento del problema ma a nuove possibili soluzioni.
L'attenzione, la motivazione e l'intenzionalità sono definite in Psicomotricità funzionale come Funzione energetico-affettiva, la prima che durante lo sviluppo della persona ci permette di interagire con l'ambiente e con le persone in maniera volontaria.
Come infatti avevo scritto in un altro articolo è la Funzione che ci permette di apprendere i primi schemi motori dalla nascita in avanti.
Questa funzione si localizza in tutta l'area della Corteccia Cerebrale, senza l'attenzione la motivazione e l'intenzionalità non potrebbe avvenire un apprendimento efficace, in nessuno degli aspetti dell'agire umano.
Mi capita a volte di lavorare in maniera molto specifica sulla scrittura con i bambini, non sempre si riesce a trovare un modo divertente per farli scrivere, spesso propongo dei compromessi creando una sorta di stop and go in cui un po' si scrive, poi ci fermiamo e facciamo un gioco e poi ripartiamo a scrivere un altro po'. Questo escamotage mi permette di ottenere una buona attenzione perchè lo sforzo che si richiede è breve, 10-15 minuti, una buona motivazione perchè il bambino si sente accettato nel suo bisogno di fare altro, oltre a scrivere, e questo viene accolto.