Gabriele! Arriva la neve!!!!
Mamma, non raccontare trottole... (per la serie: frasi da non dimenticare).
In effetti la storia si ripete ogni anno, sempre uguale. I bambini quando vedono i primi fiocchi di neve scendere dal cielo iniziano ad urlare dalla gioia, non vedono l'ora di poter uscire e giocare. Noi grandi pensiamo alla difficoltà di muoverci per le strade, alla neve da spalare davanti al box, alla sveglia da riprogrammare la mattina per non far tardi. Però, a pensarci bene, anche noi quando eravamo piccoli provavamo la stessa gioia dei nostri figli alla prima nevicata...
Così, visto che non si trattava di una t(f)rottola, siamo partiti alla volta di Alagna, in Valsesia. Abbiamo una casa ad una trentina di chilometri, in mezzo al bosco. Si trattava di un rudere, poche pietre e un fienile. I miei genitori l'hanno rimessa a nuovo con tanto lavoro. Un lavoro durato più di venti anni. Ora, la casetta presenta ogni comodità ma anche la bellezza di una casa sperduta, lontano dal traffico e dal rumore. Pensate che per arrivarci, quando fa freddo, bisogna salire a piedi perché la stradina è ghiacciata e talmente ripida che non si può rischiare di percorrerla in auto.
Alla luce di una notte stellata, saliamo su, scivolando ogni tanto, ma che spettacolo!
Ci aspetta nonno Bruno, salito apposta qualche giorno prima per accendere la stufa e per riscaldare gli ambienti.
Non interessa guardare la televisione e i soliti programmi né giocare con l'Ipad. L'attrazione è il fuoco acceso dal nonno nel camino del soggiorno. Tutti seduti davanti alla fiamma, ognuno con un bicchiere: latte, grappa, cocacola o vino bianco. Tre generazioni che guardano lo spettacolo del fuoco. Peccato che quest'anno per la prima volta manchi la nonna Giannina... Sì, care amiche, la mia mamma...
Il giorno dopo mio marito porta i due monelli ad Alagna dove si può sciare. Io invece me ne sto tranquilla, dentro casa a riposare.
Gabriele ama sciare ed è anche abbastanza bravo. Ha iniziato intorno ai 5 anni e mezzo con lezioni di gruppo e poi con delle lezioni private che costano di più ma rendono tantissimo. Alla terza lezione era in grado di fare una pista nera.
Il più piccolo invece non ha ancora provato perché proprio ieri ha fatto quattro anni e mi hanno sconsigliato di iniziare prima dei cinque/sei anni di età. Ora si diverte con lo slittino.
Tornati a casa, con le guance tutte rosse, hanno spazzolato i piatti (una volta tanto) e dormito quasi subito per la gioia di mamma e papà.
Un fine settimana lontano dai centri commerciali, dalle luci del Natale, in mezzo ad un bosco dove c'è una casa vecchia almeno duecento anni. Una volta il pavimento era fatto di terra e l'unica fonte di calore erano gli animali e un camino. Immagino però che anche a quel tempo, quando cadeva il primo fiocco, i bambini guardavano entusiasti il cielo, preparandosi ad una guerra a palle di neve.
Potrei raccontarvi anche la storia di nonno Bruno bambino, che ora ha 83 anni. Quando ne aveva sei, un solo paio di scarpe buone per l'inverno, si rotolava nella neve, scriveva il suo nome, giocava fino a tornare a casa tutto bagnato e sporco per poi prenderle dalla mamma perché a quel tempo era così.
Ma anche allora (circa un secolo fa) i bambini amavano la neve come fanno i nostri figli ancora oggi. Una volta tanto il passato è in armonia con il presente, che dite?