Le condizioni climatiche dell’inverno
In inverno, si sa, siamo molto più soggetti ad attacchi da parte di agenti patogeni, siamo più vulnerabili e ci ammaliamo più facilmente e in tutto questo il freddo fa la sua parte…
Le basse temperature, infatti, unite allo smog delle città sono causa di raffreddamenti e di malattie a carico delle vie aeree, le più immediatamente soggette a questi attacchi.
Abbiamo già affrontato i temi della corretta alimentazione e mai come in inverno conta molto assumere cibi equilibrati ed adatti a “proteggerci” dai malanni. Una dieta sana deve essere molto varia e bilanciata e, come ci dicono biologi e specialisti in materia (la Scienza dell’Alimentazione), il “primo nemico a tavola è l’eccesso”. Tuttavia, in inverno il freddo ci fa consumare di più e il nostro corpo ha ancor più necessità di assumere una vasta gamma di alimenti in cui le vitamine hanno una forte importanza.
Tornando quindi alle nostre città inquinate e caotiche, non solo siamo in balia dell’inquinamento da polveri presenti nell’aria che respiriamo, ma anche l’inquinamento cosiddetto “acustico” può incidere sulla nostra qualità della vita: troppo rumore ci rende nervosi, ci fa deconcentrare e soprattutto fa male alle nostre orecchie.
L’INQUINAMENTO DA POLVERI
Di seguito vogliamo lasciarvi alcuni spunti di attività simpatiche e divertenti da svolgere anche in inverno per assumere consapevolezza sulle possibili conseguenze dell’inquinamento, toccando direttamente con mano il problema.
Le attività sono state proposte con successo a studenti di varie scuole ma ovviamente, se a leggere è una mamma, possono essere riadattate e svolte sotto forma di ricerca ludica intelligente con i propri figli, magari coinvolgendo qualche amichetto. L’età giusta è dagli 8 anni in su.
La scheda che trovate a seguire si propone di rilevare la quantità di polvere contenuta nell’aria, mediante le osservazioni delle superfici che ne vengono ricoperte. Alla polvere spesso non prestiamo particolare attenzione, in quanto impercettibile, e non ci rendiamo conto che ne respiriamo in quantità sicuramente tutti i giorni.
MATERIALI E STRUMENTI (per attività da svolgere all’esterno):
• polverimetri, ossia superfici lucide e riflettenti (specchietti, vetri, piastrelle, plastica rigida o simili)
• scheda di lavoro
• cartina topografica della città
ISTRUZIONI PER L’USO: posizionare il polverimetro con la superficie lucida e riflettente in prossimità delle aree qui di seguito suggerite:
• cortile della scuola
• singola abitazione degli allievi (balcone, davanzale o altro)
• zona della città a traffico intenso
• area verde urbana
Si ritiene che almeno una delle postazioni d’indagine debba essere collocata in prossimità di una delle vie a traffico intenso, ed almeno un’altra in un’area verde. Ciò dovrebbe risultare significativo al fine di stabilire un confronto tra le due diverse situazioni.
Per un periodo di tempo continuativo (sicuramente ogni giorno a scuola e a casa) compiere delle osservazioni e delle operazioni sulle superfici precedentemente posizionate.
Seguendo lo schema proposto nella scheda di lavoro, registrare giornalmente i dati nel modo seguente:
• 1° giorno: tracciare una “ditata” su una porzione di superficie lucida
• 2° giorno: tracciare un’altra “ditata” su una porzione di superficie lucida, in modo da non sovrapporsi alla prima (a fianco)
• 3° giorno: tracciare un’ulteriore “ditata” su una porzione di superficie lucida, sempre in modo da non sovrapporsi alle precedenti, e così via
• terminare l’operazione quando non si vede più la prima ditata e registrare il numero di giorni trascorsi.
Nota: se le giornate sono ventose e limpide conviene impolverare leggerissimamente il polverimetro prima di posizionarlo (con borotalco, gesso o meglio sbattendoci un tappetino sopra), in modo da non perdere tempo ad aspettare che si riempia di polvere naturalmente. La misurazione potrà quindi partire dal primo giorno, e il confronto fra le ditate già dal secondo.
ISTRUZIONI PER L’USO (in aula): segnare sulla scheda di lavoro (riportata di seguito) la data di inizio dell’intera operazione, barrare (alla voce “Giorni”) i giorni consecutivi di osservazione dalla traccia della prima ditata.
La prima fase di indagine si conclude quando è possibile rispondere alla seguente domanda: Dopo quanti giorni non si vede più la 1° ditata?
In risposta al precedente quesito, segnare infine sulla scheda la data che interessa.
Ripetere le stesse osservazioni per almeno tre volte dal momento in cui si è compiuto il primo ciclo di raccolta-dati. Ricominciare, tracciando una nuova ditata.
Non dimenticare di controllare i polverimetri posizionati nelle vie più trafficate!
ELABORATI (in aula): costruire un diagramma (istogramma) che raffiguri le differenti situazioni.
Riportare su una cartina della zona (in scala) i punti sede d’indagine, colorando o numerando differentemente le diverse postazioni a seconda dei dati rilevati nella scheda. In questo modo si può costruire una “mappa” della polvere.
SCHEDA “L’INQUINAMENTO DA POLVERI”
RILEVAMENTO N° 1
Posizione: ........................................................……………....................................
Altezza dalla strada .........……............... Data del 1° giorno: .....……..……...............
Giorni: 1 • 2 • 3 • 4 • 5 • 6 • 7 • 8 • 9 • 10 • 11 • 12 • 13 • 14 • 15 • 16 • 17 • 18 • 19 • 20
Data di scomparsa della 1° ditata: ......................... Giorni intercorsi:......…............
RILEVAMENTO N° 2
Posizione: ........................................................……………....................................
Altezza dalla strada .........……............... Data del 1° giorno: .....……..……...............
Giorni: 1 • 2 • 3 • 4 • 5 • 6 • 7 • 8 • 9 • 10 • 11 • 12 • 13 • 14 • 15 • 16 • 17 • 18 • 19 • 20
Data di scomparsa della 1° ditata: ......................... Giorni intercorsi:......…............
RILEVAMENTO N° 3
IDEM COME SOPRA
ECC.
La scheda di lavoro proposta consente di rilevare i rumori che, ormai, sono l’espressione di una vita caotica e frenetica, in cui spesso la fretta condiziona sempre più le nostre scelte. Sovente, infatti, non sappiamo più rinunciare a mezzi a motore di ogni tipo per svolgere le nostre attività quotidiane (basti pensare alle automobili, agli elettrodomestici, ecc.).
MATERIALI E STRUMENTI (per attività da svolgere all’esterno:
• registratore
• scheda di lavoro
ISTRUZIONI PER L’USO (per attività da svolgere all’esterno): recarsi in prossimità di una delle vie a traffico intenso, e compiere un minuto di registrazione, ripetendo per tre volte nello stesso punto l’operazione. Segnare sulla scheda di lavoro, nella parte alta, i dati di stazione relativi ad ogni punto in cui si compie la registrazione. L’ascolto di quanto registrato potrà essere fatto tranquillamente dopo, in aula.
MATERIALI E STRUMENTI (in aula):
• registratore
• scheda di lavoro
ISTRUZIONI PER L’USO (in aula): riascoltare quanto registrato durante l’uscita, interrompendo le fasi di ascolto ogni 10 secondi e riportando i dati sulla scheda. Utilizzare una crocetta in corrispondenza delle categorie di rumori via via riconosciuti.
ELABORATI (in aula): si potrebbe coinvolgere la classe in una discussione in merito all’argomento, a commento dei dati rilevati.
Non utilizzando strumenti di misurazione, non è possibile fare un’analisi e una comparazione fra suoni in termini di decibel. È tuttavia possibile ragionare in termini di gradevolezza del suono (tra il cinguettio di un uccello e il rovesciamento dei cassonetti della spazzatura nel camion c’è una certa differenza) e stilare così, a priori, una sorta di classifica.
Confrontando i dati ottenuti sui diversi suoni e la loro frequenza, suddivisi per zone, sarà quindi possibile redigere una mappa delle aree dove i suoni sono migliori (e minori) rispetto ad altre in cui si può parlare di vero e proprio inquinamento acustico.
SCHEDA “IL CENSIMENTO DEI RUMORI”
Via/Corso........................................................................................................................
Giorno della settimana ..................................................... Ora .....................................
Secondi |
10 |
20 |
30 |
40 |
50 |
60 |
TOT |
Voci umane |
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Motori di automezzi |
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Clacson/sirene |
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Fenomeni meteorologici |
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Radio/TV/Stereo |
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Condizionatori d’aria |
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Uccelli/cani/gatti |
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Altri suoni |
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Fonte: Progetto “VIA LIBERA!” di Studio Walden Srl - Genova
CONCLUSIONE
Per essere positivi e per non farci “ingrigire” e intimorire da cotanta polvere e rumore, è questo il momento – e siamo ancora in tempo – di trovare soluzioni che contribuiscano al miglioramento della qualità della vita delle nostre città. Mettendo in atto ogni giorno azioni da cittadini attenti e responsabili (si può iniziar fin da piccoli!), per esempio utilizzando mezzi sostenibili e nel rispetto dell’ambiante, saremo degli ottimi “ecologi” e contribuiremo a non far peggiorare la vitalità delle nostre città. Provate a proporre ai vostri figli, quando possibile, passeggiate e/o pedalate in ambito urbano, tutte azioni di cittadinanza attiva e responsabile, mirate alla sostenibilità dell’ambiente e a preservare l’aria che respiriamo, il silenzio, la nostra salute. Solo impegnandoci tutti nel nostro quotidiano con azioni attente e rispettose dell’ambiente e dell’uomo che lo abita, oltre ad essere in linea con gli ultimi accordi sanciti dalla comunità scientifica internazionale, saremo ottimi cittadini con un obiettivo principale: lasciare alle generazioni future un mondo migliore o quantomeno cercare di difenderlo e di preservarlo.
Divertitevi, dunque, con i ragazzi, ad esaminare l’ambiente che vi circonda raccogliendo prove e dati ma, se essi negativi, cercate di ribaltare il tutto in atteggiamenti e soluzioni attivi e responsabili perché ci sono miriadi di idee sostenibili da mettere in atto ogni giorno.