Questa mattina ho ascoltato su Radio 24 la testimonianza del nostro nuovo amico del mattino, Guido Tota che, in diretta dal Congo, ha raccontato ad Alessandro Milan come le famiglie adottive passeranno il Natale.

Guido, che ha una voce serena e mi sembra una persona ottimista (del resto non potrebbe essere genitore adottivo se non basasse la sua vita sull'ottimismo e la fiducia nel futuro), ha raccontato che si sono organizzati per festeggiarlo in orfanatrofio con tutti i bambini, i loro figli e i loro amici.

Piccoli regalini ma per tutti e poi, sarà un Natale un po' italiano perché dovrebbero riuscire a cucinare una pastasciutta, cosa veramente non facile.

Ho sentito quanto sarà forte questo Natale per tutti loro. Sono convinta che nelle difficoltà e nella sofferenza vi sia la spinta alla crescita ed all'evoluzione positiva dell'uomo.
Magari ora qualcuno avrà voglia di mandarmi al quel paese e pure lo capirei.
Essere lontani dal resto della famiglia, dagli altri figli che sono rimasti a casa, proprio a Natale, non è facile.

Lo è ancora meno con l'incertezza di come si concluderanno le vicende burocratiche anche se degli spiragli si stanno aprendo.
E' Natale e vogliamo credere che nessuno degli uffici che si occupano di queste famiglie, alla Farnesina o nella segreteria del Ministro Kyenge, faccia vacanza dimenticandosi di questa scottante pratica.

Vogliamo credere che l'ambasciatore italiano a Kinshasa apra le sue porte o quantomeno faccia arrivare in orfanatrofio tutto ciò di cui hanno bisogno, per festeggiare un po' meglio questo Natale.

Sono certa che nel dolore di essere lontani dalle famiglie, questi genitori sapranno cogliere l'opportunità di essere portatori di gioia per quei bambini che potranno, per un Natale della loro vita, assaporare la gioia di festeggiarlo in una comunità che, improvvisamente, appare come una famiglia, tanti genitori che si occupano di loro, ok... non saranno proprio il loro papà e la loro mamma ma l'amore non si distribuisce col contagocce.

So che queste mamme e papà italiani sapranno essere affettuosi e generosi con tutte queste creature che incarnano quello che è il messaggio di salvezza e speranza che Gesù Bambino, con la sua nascita, è venuto a portare a tutti noi, credenti e non credenti.

Noi da qui continueremo a combattere per voi, noi da qui vi portiamo nel cuore e nei nostri pensieri, noi da qui festeggeremo il nostro Natale portandovi nelle nostre famiglie.

Noi da qui, non vi lasceremo soli e vi ringraziamo per poter essere genitori, domani, a Natale, dei vostri figli adottivi e di tutti quei bambini che si stringeranno intorno a voi in cerca di amore.

Buon Natale a voi alle vostre famiglie in Congo e in Italia e buon Natale a tutte le Mammeonline che, come me, vi hanno  nel cuore, nei pensieri e nelle azioni.

Debora

Natale in Africa - Congo

 

 

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