Non è molto frequente, ma a volte capita di visitare cagne o gatte che dopo il parto manifestano una mastite. Di cosa si tratta?
La mastite è un’infezione batterica di una o più ghiandole mammarie e può essere provocata da diverse cause come: un’infezione che risale attraverso i dotti galattofori a livello di capezzoli, oppure per traumi prodotti dai cuccioli con denti e unghie, ma anche da scarsa igiene oppure per infezioni sistemiche che si diffondono per via ematica o per ferite penetranti.
Sintomatologia: l’animale colpito può manifestare inappetenza, febbre alta, abbattimento e un malessere generalizzato. Una o più mammelle sono dure, calde, dolenti e gonfie; spremendole può fuoriuscire, oltre al latte, anche liquido emorragico o purulento.
Spesso sono presenti punti di ascessualizzazione dai quali sgorgherà il liquido prima menzionato. Un’indagine importante è l’analisi del latte utilissima per evidenziare i batteri responsabili della patologia e svolgere delle colture le quali ci permetteranno di individuare l’antibiotico più adatto per combattere l’infezione. Di norma i germi riscontrati sono rappresentati dall’Escherichia Coli, dagli Streptococchi B emolitici e dagli Stafilococchi. L’esame emocromocitometrico, mostra sempre un aumento dei globuli bianchi (leucocitosi).
Trattamento: generalmente i cuccioli vengono allattati artificialmente oppure affidati ad una balia, anche perché l’animale che allatta tende ad evitare istintivamente la suzione per l’intenso dolore che essa provoca. In particolari casi i piccoli possono essere lasciati alla madre facendo attenzione ad utilizzare antibiotici che non siano nocivi per loro.
Terapia: sulle mammelle si consiglia l’applicazione di garze umide e calde; anche mungere più volte al giorno le ghiandole malate può essere utile. Il paziente sarà idratato per via endovenosa e trattato con antinfiammatori e antibiotici ad ampio spettro che, come già detto, non interferiscano con la salute dei piccoli.
L’ascessualizzazione può causare la perdita di una o più ghiandole. In alcuni casi, la mastectomia totale (cioè l’asportazione) della mammella interessata, è l’approccio più razionale per risolvere la patologia.
Diego Manca, Medico veterinario.
Già autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 e "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore sempre nel 2010.
Ora in libreria il nuovo libro "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk