Il senso dello shiatsu è forse già riassunto in questo titolo.
Shiatsu, questa parola orientale così misteriosa che sta entrando sempre più anche nel nostro mondo occidentale. Ma che cosa è esattamente?
In realtà non è facile spiegare di cosa si tratta a chi non lo ha mai provato perché lo shiatsu è tante cose. Si rischia di dare un'idea troppo riduttiva se parliamo di una tecnica manuale, o al contrario di farlo sembrare troppo complicato se ci inoltriamo in una spiegazione sul sentire, sul rapporto fra operatore ( Tori ) e ricevente ( Uke ), sulle sue basi legate alla medicina tradizionale cinese con i suoi percorsi energetici e la sua filosofia etc. Vorrei comunque tralasciare l'aspetto più tecnico perché di questo tipo di informazioni ( come è nato, come avviene un trattamento, le varie tecniche e le loro scuole etc. ) è pieno il web.
Dopo dieci anni come operatrice posso affermare con certezza che si tratta prima di tutto di un percorso di crescita interiore. Lo so, detto così potrebbe far pensare a tutto meno che a un'ora stesi su un futon dove mani esperte cercano di farci rilassare. E in effetti questo è solo ciò che si vede, da fuori, da spettatori. Perchè se foste dei semplici accompagnatori seduti in disparte ad osservare vedreste una persona intenta a pigiare con pollici palmi e gomiti un corpo in tutte le sue parti, dalla testa ai piedi, supino e prono, o su di un fianco, magari anche seduto. Vedreste quel corpo immergersi progressivamente in uno stato di intenso rilassamento, dato dai movimenti gentili e ritmici, armoniosi, piacevoli.
Ciò che non si vede è però la parte più interessante.
Parliamo di stimoli che vanno in profondità per risvegliare la nostra naturale capacità di recupero dell'equilibrio. Le mani degli operatori shiatsu non sono magiche o terapeutiche per natura, non possediamo poteri speciali, la realtà è più semplice.
Esiste da sempre la capacità di autoguarigione, lo shiatsu la va a ripescare sotto strati di sfiducia e di convinzioni secondo le quali la nostra salute e il nostro benessere psicofisico non è affar nostro, non è di nostra competenza e per ogni disturbo anche minimo ci si può rivolgere a qualcuno più esperto di noi che ci saprà indicare la via verso la guarigione, il più delle volte attraverso la chimica di farmaci o rimedi vari. E' sicuramente una via efficace e probabilmente anche la più semplice e immediata. Però così facendo molti di noi hanno perso la capacità di ascoltarsi. Abbiamo scollegato il corpo dalla mente fino a convincerci che ogni dolore o disturbo del corpo sia solo una gran seccatura, un pericoloso e inspiegabile inizio di cedimento.
Ed è qui che lo shiatsu entra in gioco, per liberarci dalla paura e aiutarci a guardare in faccia le cose per quello che sono. I disturbi sono dei segnali, se ce ne prendiamo cura e proviamo a capire cosa ci sta succedendo siamo già sulla buona strada verso un miglioramento. Se impieghiamo un po' del nostro prezioso tempo incamminandoci su un percorso di ascolto di ciò che non va, e se proviamo a prestare attenzione ai cambiamenti anche minimi che avvengono durante e dopo un trattamento, ci accorgeremo di quanto siamo in grado di fare per noi stessi e per il nostro benessere senza nemmeno troppo sforzo.
Tutto il resto del lavoro lo fa l'operatore, qualificato e istruito per portare i giusti stimoli, lavorando su percorsi energetici e punti specifici ma anche mettendo tutto il suo cuore per accompagnare la persona in questa evoluzione. Il suo principale intento è quello di far emergere tutto il potenziale di vitalità stimolando il fluire dell'energia che c'è ma che talvolta è bloccata e non riesce ad esprimersi correttamente. Mentre l'operatore pigia e il ricevente se ne sta comodo su quel futon succedono così tante cose che nemmeno loro a volte le vivono in modo consapevole, ma succedono! E aiutano, cambiano, aggiustano, ci fanno stare meglio.
Le pressioni , le rotazioni, i leggeri stiramenti agiscono su più livelli, partono dal corpo fisico per raggiungere tutto il nostro essere. Ma l'efficacia di un trattamento è veramente piena solo se mente e corpo sono pronti ad accogliere le pressioni. La cosa straordinaria è che senza accorgersene la mente saprà stabilire il giusto grado di intensità e lo comunicherà attraverso il corpo. Un bravo operatore sa percepire tutto questo e agisce di conseguenza, ogni pressione è un incontro nel punto “giusto”. Lo shiatsu è dunque anche un incontro, fra due persone ma anche e soprattutto con noi stessi, un momento di profonda connessione fra corpo mente e spirito che apre la strada al benessere.
Provate a chiudere gli occhi ora, e immaginate la sensazione di una mano materna che si posa su voi là dove sentite che ce n'è più bisogno, vi riscalda, vi rassicura e vi dona benessere. E' un buon inizio per comprendere cosa si può provare durante un trattamento shiatsu.
twittalo ai tuoi amici!
Come operatrice shiatsu e come mamma lo consiglio a tutti coloro che desiderano migliorare la propria condizione psicofisica, grandi e piccini, mamme in attesa, uomini donne e anziani, sono davvero pochi i casi in cui non è consigliabile perchè ogni trattamento è unico e viene “fatto su misura” della persona che lo riceve, nel pieno rispetto della sua condizione del momento. Lo shiatsu non sempre guarisce ma sempre mette la persona nella miglior condizione possibile per vivere la sua vita con tutti i suoi problemi.
Concludo con una famosa frase del grande maestro Tokujiro Namikoshi che racchiude l'essenza di questa pratica “Il cuore dello shiatsu è come il puro affetto materno, la pressione delle mani fa scorrere le sorgenti della vita”.
Rosita Cobelli, Operatrice shiatsu e discipline bionaturali.
www.inarmonia.it
Pagina FB https://www.facebook.com/inarmonia.shiatsugavardo