Qual è il classico modo con il quale un amico a quattro zampe entra in una famiglia? Ma certo, la supplica da parte dei propri figli: “Mamma! Papà! possiamo prendere un cane?”
Tutti i bambini li adorano; attenzione però, poiché è una decisione molto importante, da prendere con responsabilità. Inserire un cane in famiglia è un’esperienza sicuramente bellissima ma abbastanza impegnativa che proseguirà per molti anni.
Prima di fare il grande passo sarebbe meglio domandarsi se si avrà il tempo di occuparsi di lui, se si possiede una casa in grado di ospitarlo, valutando se ogni giorno si disporrà della pazienza e dell’affetto che lui esigerà.
E’ anche importante avere una “preparazione cinofila” che vi permetterà di affrontare l’esperienza nel migliore dei modi.
Chi non ha mai avuto un cane potrà raccogliere le prime informazioni chiedendo consigli al proprio veterinario di fiducia, leggendo libri, ed eventualmente visitando allevamenti affidabili. Se i bambini hanno un’età che lo permette, renderli partecipi a questa nuova avventura non farà altro che unire ancora di più la famiglia; in questo modo quando il cucciolo arriverà in casa, il “nuovo branco” sarà preparato ad accoglierlo e ciò arricchirà tutti. Se a questo punto siete consapevoli della vostra decisione è giunto il momento di concretizzarla.
La scelta della razza è condizionata dal proprio stile di vita; per esempio se si vive in condominio o in una casetta con giardino, l’età dei bambini, dalla propria professione.
Se avete qualche dubbio sulla scelta della razza che possa essere adatta a voi, basta documentarsi un po’: ne esistono oltre 400.
Altro consiglio, meglio ancora, fare una visita al canile municipale più vicino.
Di solito ogni animale ospite ha una scheda di valutazione del suo carattere e, di conseguenza, potrete trovare quello che desiderate.
Oggi le razze più raccomandate sono: i Labrador, i Golden Retriever, i Setter; questi cani hanno un’innata docilità perché selezionati alla caccia al riporto della selvaggina e quindi abituati ad offrire al padrone la preda con gioia. Di solito si consiglia una femmina perché è più “materna”, meno interessata all’ambiente esterno, più gentile e coccolona.
Adottare un cucciolo di due o tre mesi di età è preferibile perché è all’inizio della sua vita sociale ed è pronto a fare le prime esperienze, a conoscere la famiglia e ad imparare le nuove regole del gioco.
Se avete dei bambini l’età più consigliabile per l’adozione di un cane è intorno ai 5 – 6 anni.
Si responsabilizzeranno molto occupandosi di lui, spazzolandolo, dandogli il cibo, portandolo a passeggio insieme ai genitori, rispettandosi a vicenda. Inoltre, il gioco tra cane e bambino, ma anche tra cane e adulto, viene visto dal vostro beniamino non solo come un momento piacevole, ma l’occasione per stabilire le gerarchie con il nuovo branco.
E’ indispensabile capire che i cani non parlano, ma comunicano attraverso segnali visivi e percepiscono a modo loro ogni nostro più lieve gesto. Occhiate e gesti diventeranno linguaggio.
Fondamentale è comprendere che ci sono profonde differenze che devono essere focalizzate per riuscire ad instaurare un giusto rapporto di convivenza.
Bisogna evitare di umanizzarlo troppo; imparerete che questa relazione si costruisce giorno per giorno con la condivisione, cercando di dare delle regole che poi dovranno essere rispettate da tutti i membri della famiglia.
Bene, a questo punto è arrivato il momento affinché "Rex, Kim, Fido, Kira …" diventino i vostri compagni vita.
Articolo di Diego Manca, Medico veterinario.
Autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 , "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk, "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014.