La Giornata Mondiale dell'Acqua (in inglese: World Water Day) è una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 1992, prevista all'interno delle direttive dell'agenda 21, risultato della conferenza di Rio.
Dal 1976 al 2005 i ghiacciai hanno perso la loro massa ad un ritmo spaventoso. In alcune zone dell’Europa e delle Americhe, i ghiacciai hanno diminuito il loro spessore di mezzo metro all’anno. Entro il 2025 in alcune zone della terra le riserve idriche scenderanno sotto i 500 mc a persona all’anno. Questo è considerato il livello minimo accettabile per una società funzionante. (approfondisci qui il tema delle risorse naturali che ci rimangono)
Un numero sempre maggiore di regioni soffre per la mancanza cronica d’acqua, ma il problema si acutizza nelle parti più aride del mondo. Nelle zone aride vivono più di 2 miliardi di persone, e più della metà dei poveri del mondo. La maggior parte dei paesi del Medio Oriente e del Nord Africa soffre a causa di un’acuta penuria d’acqua: questo è anche il caso del Messico, del Pachistan, del Sudafrica e di gran parte della Cina e dell’India. In queste zone, quasi tutta l’acqua dolce viene impiegata per l’irrigazione.
La terra è ricoperta per tre quarti della sua superficie d’acqua, ma solo una piccolissima parte è costituita da acqua dolce.
Di questa, circa il 70% viene impiegato per la produzione agricola, percentuale che in alcuni paesi in via di sviluppo raggiunge il 95%, con una domanda idrica in continuo aumento. Le stime prevedono che la popolazione mondiale raggiungerà la cifra di 8,1 miliardi entro il 2030, con un fabbisogno alimentare mondiale in crescita del 55% rispetto ai dati del 1998 ed il relativo aumento del fabbisogno idrico per l’irrigazione pari ad almeno il 14%.
Al contempo, aumenterà la domanda idrica per rispondere alle necessità igienico-sanitarie primarie, alla produzione di energia, allo sviluppo industriale e alla crescente urbanizzazione. La capacità produttiva dell’agricoltura è fondamentale per ridurre la povertà ed incoraggiare lo sviluppo socio-economico. Tuttavia, il prezzo pagato per aumentare la produzione agricola è stato alto.
L’80% della superficie agricola mondiale si basa su un apporto idrico pluviale mentre il 20% sull’irrigazione, ma è quest’ultima che genera il 40% della produzione agricola totale.
Tuttavia questi interventi irrigui hanno ridotto le risorse idriche sotterranee e di superficie, hanno indebolito la qualità e la resistenza del suolo a causa dei depositi salini e della saturazione idrica del suolo stesso riducendo così la vegetazione spontanea e la fauna locale.
La sfida che il settore agricolo deve cogliere, e che nessuno può più permettersi di ignorare, è trovare un modo per incrementare la produzione utilizzando meno acqua e ridurre i potenziali danni ambientali.
Persino quelle città e Paesi con un’elevata disponibilità d’acqua dolce corrono il rischio di dovere affrontare la scarsità d’acqua.
La mancanza d’acqua è un concetto relativo, poiché può riferirsi sia alla mancanza assoluta d’acqua, sia alla difficoltà d’accesso a delle riserve idriche sicure. Su tutti i continenti le risorse idriche sono sempre più sfruttate dalla crescente richiesta di interventi irrigui per scopi agricoli, per le opere di urbanizzazione e per uso industriale. Lo sviluppo economico e la crescita urbanistica spesso provocano danni ai corsi d’acqua dolce a causa dell’aumento dell’inquinamento.
La sfida che il settore agricolo deve cogliere, e che nessuno può più permettersi di ignorare, è trovare un modo per incrementare la produzione utilizzando meno acqua e ridurre i potenziali danni
Ai confini della Bolivia c’è il più grande lago del Sudamerica, Titicaca, ed il paese e’ disseminato di ghiacciai tropicali; tuttavia, il motivo fondamentale che spiega l’elevatissimo tasso di malattie e mortalità infantile del paese è proprio la dicoltà di accesso alle riserve d’acqua pulita.
L’accesso ad acqua pulita ed a strutture igienico-sanitarie adeguate fa parte di quel bacino che separa coloro che vivono una vita sana e produttiva da coloro che non hanno la possibilità di produrre cibo sufficiente a sfamarsi, di produrre un reddito, di resistere a malattie mortali e di mandare i propri figli a scuola.
Nelle famiglie povere dei paesi in via di sviluppo si spende proporzionalmente di più per l’acqua rispetto alle famiglie che vivono nei paesi industrializzati.
Quanta acqua dolce è disponibile sulla terra?
Di tutta l'acqua presente sulla terra, che è il 97.14% della quantità totale di acqua superficiale, solo il 2.59% è costituito da acqua dolce. Di questo 2.59% un'altra percentuale è intrappolata nelle calotte di ghiaccio e nei ghiacciai, circa il 2%. Il resto dell'acqua dolce è acqua freatica (0.592%), o acqua direttamente accessibile in laghi, corsi d'acqua, fiumi, ecc. (0.014%)
Quanta acqua è potabile?
Dalle quantità che sono state citate si puo' concludere che meno dell'1% della riserva idrica presente sulla terra può essere usato come acqua potabile.
Le Nazioni Unite hanno creato “UN-Water” per aiutare gli stati membri a raggiungere gli obiettivi riguardanti le risorse idriche ed i servizi igienico-sanitari. Poiché la questione dell’acqua investe molti aspetti della nostra vita, questo obiettivo richiede la partecipazione di tutte le Agenzie dell’ONU, ognuna delle quali apporta il proprio contributo attraverso un bagaglio di conoscenze tecniche specialistiche. “UN-Water” ha adottato una visione basata sulla gestione integrata delle risorse idriche, che parte dalla premessa che tutti i soggetti coinvolti, dal singolo individuo, ai governi, alle organizzazioni internazionali debbono condividere le informazioni ed i processi decisionali per ottenere i risultati migliori
Ecco le regole per risparmiare l'acqua potabile.
“Sta nella nuvola e nel pozzo,
nella neve e nella noce di cocco,
negli occhi e nel fiume,
nell’arcobaleno e nel lago,
nel ghiaccio e nel vapore della pentola sul fuoco,
nella bocca.
È la maggioranza della superficie.
È la maggioranza del corpo.
Una persona è acqua che cammina, dall’acqua di placenta all’acqua del sudario.
In ebraico è plurale, màim, acque.
In francese è una vocale sola, eau, ô.
In greco e in tedesco è neutra.
In russo e nelle latine è femminile.
Dal fondo del pozzo avverte il terremoto.
Fa tremare il ramo scortecciato in mano al rabdomante.
La sua avventura chimica è prodigio, ossigeno più idrogeno,
ad accostarli, esplodono.
Spegne fuoco, anche quello dei vulcani.
Fa il pane, fa la pasta.
È nel bianco e nel rosso dell’uovo. È nella sua buccia.
È nella carta e nel vino, nelle ciliege e nelle comete.
Chi la spreca verrà assetato.
Chi sporca l’acqua verrà sporcato. Secondo Geremia la voce di lod/Dio è chiasso di acque nei cieli. Giusta sarà la sorpresa di chi ascolterà la prima domanda, appena morto:
«Quant’acqua hai versato?».
Ognuno di noi sarà pesato a gocce.”
Erri De Luca