Varese: richiedenti asilo impegnati in lavori di pubblica utilità. Presentati oggi i lavori realizzati nell’aula studio Forzinetti grazie alla sinergia tra Comune, Fondazione Progetto Arca e l’associazione ASVP
La sala studio Forzinetti di Varese è stata imbiancata e sistemata grazie alla sinergia dei ragazzi dell’ASVP e dei richiedenti asilo gestiti dalla Fondazione Progetto Arca. Un lavoro di squadra che ha messo al lavoro coetanei di diverse provenienze per sistemare un luogo importante per gli studenti di Varese e provincia. I richiedenti asilo hanno aiutato dunque i ragazzi dell’ASVP, l’associazione che gestisce l’aula studio, a sistemare il luogo dove quotidianamente centinaia di ragazzi di Varese studiano per preparare i loro esami universitari.. Non si tratta però del primo lavoro di pubblica utilità svolto dai richiedenti asilo: ad agosto infatti sono stati impegnati anche in alcune scuole della città dove hanno compiuto lavori che vanno dall’imbiancatura delle pareti a piccoli interventi di manutenzione.
A presentare questa mattina i lavori svolti nella sala studio Forzinetti sono stati gli assessori Roberto Molinari e Francesca Strazzi, i ragazzi dell’associazione ASVP e i rappresentanti della Fondazione Progetto Arca. Insieme a loro c’erano anche le consigliere comunali Francesca Ciappina e Maria Paola Cocchiere, quest’ultima si è particolarmente impegnata perché il progetto si potesse realizzare. “Sono molto contenta che i lavori si siano potuti completare - ha detto Cocchiere – il lavoro però andrà avanti per migliorare ulteriormente gli spazi della sala e del contesto in cui è inserita”.
“Ringrazio tutti, l’associazione ASVP con cui c’è stata una grande sinergia, i giovani richiedenti asilo per i lavori svolti e la Fondazione Progetto Arca – ha detto la consigliera comunale Francesca Strazzi - Questo è un esempio di grande sinergia tra Comune e il privato sociale grazie al quale abbiamo dato dignità al lavoro dei ragazzi e migliorato un luogo tanto importante per gli studenti. Inoltre abbiamo innescato un dialogo e confronto tra i richiedenti asilo e i giovani studenti che potrà essere molto costruttivo“.
Durante la mattinata alcuni ragazzi che hanno realizzato i lavori di pubblica utilità hanno raccontato la loro esperienza di vita e hanno ringraziato tutti per l’opportunità che gli è stata data che ha consentito di sentirsi utili nei confronti della città che li ha accolti.
“Grazie ai nostri ragazzi richiedenti asilo per il lavoro appassionato e competente che hanno reso alla città in tutto questo anno – ha detto Sabrina Liberato, responsabile area migrazione di Fondazione Progetto Arca - E grazie al Comune e alla città stessa di Varese, sempre aperti al dialogo, al confronto e all'ascolto delle nostre proposte per rafforzare sempre di più l'integrazione. Integrazione significa sinergia e scambio di esperienze, significa riconoscere l'individualità di ognuno, fornendo la possibilità di valorizzare e migliorare ogni singola competenza”.
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal presidente dell’associazione Paolo Brusa. “I ragazzi sono stati eccezionali e il loro aiuto è stato fondamentale e prezioso. Non mi aspettavo tutta questa partecipazione ma tutti abbiamo collaborato con grande impegno. Ringrazio il Comune di Varese per la disponibilità e per aver messo a disposizione il materiale e ringrazio i ragazzi Progetto Fondazione Arca. Abbiamo sfruttato il periodo in cui l’aula era meno frequentata e ora dopo i lavori è decisamente più bella. In questi giorni si è creato anche un bellissimo rapporto tra noi e i ragazzi richiedenti asilo.
Per ora gli interventi si sono concentrati all’interno dell’aula ma presto intendiamo proporre anche progetti all’esterno perché questo luogo diventi una vera presenza positiva per la zona: creando un ponte tra le aree della città grazie alla sinergia con il Comune e l’Informagiovani”.
Foto dal sito Fondazione Progetto Arca