La terza palpebra, chiamata anche membrana nittitante, è una struttura retrattile biancastra o trasparente, presente nei nostri amici a 4 zampe nel canto interno (nasale) tra l'occhio e le palpebre, nella parte inferiore e interna.
Normalmente non riusciamo a vederla anche se si potrebbe notarla quando il nostro beniamino dorme o è sedato per un intervento chirurgico. Questa membrana è presente anche negli uccelli, rettili, anfibi e pesci.
Nell'uomo non c'è o meglio, è solo abbozzata.
Come le palpebre normali, possiede una ghiandola lacrimale, nota anche come ghiandola di Harder, che serve a idratare l’occhio, contribuendo per il 30% alla formazione di lacrime; inoltre i suoi follicoli linfatici aiutano a combattere le malattie infettive.
La sua funzione, quindi, è quella di proteggere l'occhio, permettendo in ogni caso all'animale di vedere.
Compare quando l'occhio corre qualche rischio o soffre già per diverse patologie o è aggredito da agenti esterni e quando il pericolo scomparirà, tornerà al solito posto, nascosta sotto la palpebra inferiore, comportandosi come il tergicristallo di una macchina.
Un aspetto importante da tenere in considerazione è che deve ritornare nella sua fisiologica posizione in poco tempo, in caso contrario è necessario consultare il vostro veterinario di fiducia per comprenderne il motivo.
Ci sono razze che possono averla con una leggera pigmentazione, cosa del tutto normale. Altra caratteristica è che non ha peli né pelle a coprirla, né muscoli, per cui spesso è difficile associarla a una palpebra.
Se invece è sempre visibile oppure non rientra entro alcune ore all’interno dell’occhio le cause potrebbero essere davvero molte, alcune delle quali serie.
Uno dei tanti motivi è l’infiammazione della ghiandola di Harder che gonfiandosi la solleva, oppure la presenza di un corpo estraneo; anche un’importante disidratazione la può far evidenziare, soprattutto se associata a disturbi intestinali con presenza di parassiti e/o dissenteria; pure una congiuntivite la può rendere visibile; ulcere corneali, glaucoma (aumento di pressione dell’occhio) e uveite (infiammazione dell’iride, coroide e corpo ciliare) sono altre possibili cause della sua estroflessione.