Le paure durante il periodo dell’infanzia sono un fenomeno universale e onnipresente in qualsiasi cultura. La psicologia infantile spiega questa costante dando alla paura un importante ruolo per la sopravvivenza della specie, in altre parole la paura segnala il pericolo e attiva l’organismo affinché attui meccanismi di difesa (es. fuga o attacco).
Non c’è alcun dubbio in merito al fatto che le paure abbiano una funzione evolutiva e che siano“normali” in alcune in alcune tappe della crescita, così come è normale che vadano cambiando durante gli anni fino a scomparire. Tuttavia può succedere che la paura non sia una reazione ad una reale situazione di pericolo potenziale, provocando una grande sofferenza sia nel bambino che nei genitori. In queste occasioni di può parlare apertamente di paure psicologiche che possono derivare da un trauma e che dunque necessitano dell’attenzione di professionisti specializzati in psicologia infantile.
IL CORSO EVOLUTIVO DELLE PAURE
Le differenti tappe evolutive si caratterizzano per differenti tipi di paure che si manifestano. Vediamo quali.
Prima infanzia.
Secondo gli esperti il sentimento di paura non si sviluppa prima dei 6 mesi di vita. A partire da questo momento i bambini iniziano a manifestare una sensazione di angoscia per le altezze, gli estranei e gli altri in generale. Queste 3 paure vengono considerate geneticamente programmate e con un alto livello adattivo. Ai 6 mesi si manifesta inoltre l’ansia da separazione dai genitori. Tra 1 e 2 anni quest’ansia cresce e si aggiunge la paura per piccoli animali, rumori forti (es. tormenta).
Età prescolare
Dai 2 ai 6 anni inizia lo sviluppo delle paure infantili, la paura di estranei e rumori forti perdura e i possibili stimoli che possono causare una sensazione di angoscia aumentano. In questa fase inizia inoltre lo sviluppo cognitivo del bambino, ed è così che inizia la paura per mostri, buio, fantasmi e personaggi dei film. In questa fase si sviluppano anche le paure verso gli animali, che possono durare anche fino all’età adulta.
6-11 anni
Il bambino riesce a distinguere immaginazione da realtà, le sue paure ora sono più reali e specifiche. In questa fase il bambino sviluppa la paura per il dolore fisico o i medici. In alcuni casi si può sviluppare anche l’angoscia per il fallimento scolastico, paura delle critiche e la paura verso alcuni compagni di scuola che possano mostrarsi particolarmente aggressivi o minacciosi
Preadolescenza
In questa fase le paure per gli animali si riducono notevolemente mentre crescono i timori in merito alle critiche, il fallimento ed il rifiuto da parte dei propri simili (ad esempio dei compagni di classe). Possono subentrare anche paure in merito al cambio della propria immagine, che si realizzerà in età adolescenziale.
Adolescenza
Generalmente si mantengono le paure della fase precedente alle quali si aggiungono i timori relazionati ai rapporti interpersonali, al rendimento personale, ai successi scolastici/accademici etc.
CONSIGLI PER COMBATTERE LE PAURE INFANTILI
Il primo consiglio è sicuramente quello di trasmettere al bambino tranquillità e serenità, il bambino infatti vede i genitori come un modello il che lo porta ad imitare de interiorizzare il comportamento dei genitori.
Altro aspetto importante consiste nel non forzare il bambino ad attuare i comportamenti che gli generano paura e ansia.
Le paure dovranno essere affrontate in maniera graduale, ad esempio nel caso in cui un bambino abbia paura del buio non si può pretendere che la superi immediatamente “costringendolo” a dormire al buio ma si dovranno superare stadi intermedi (es. differenti stanze con differenti livelli di luminosità).
Vista l’importanza che hanno i genitori, come detto precedentemente, una tecnica per aiutare il bambino a superare i suoi timori è proprio quella del modello. Uno dei due genitori può affrontare quelle situazioni che provocano ansia nel figlio proprio per dimostrargli che non ha nulla da temere. Generalmente questa tecnica riscuote un maggior successo quando il modello è un coetaneo.
Per aiutare il bambino a superare le sue paure e a non generarne di nuove, sono: evitare che il bambino veda film poco adatti alla sua età, evitare videogiochi particolarmente violenti, non ridicolizzare il bambino per le sue paure.
Nel caso in cui le paure del bambino siano forti e persistenti tanto da influenzare e alterare il comportamento del bambino all’interno e all’esterno della famiglia è possibile che gli stati d’ansia che prova non facciano parte del “normale” ciclo evolutivo ma siano dovute ad un trauma.