L’allergia è una “disregolazione” del sistema immunitario che, al contatto con sostanze normalmente innocue (gli allergeni), provoca una risposta spropositata dell’organismo. Infatti la reazione “antigene-anticorpo” causa un’elevata produzione di anticorpi di classe igE con conseguente degranulazione dei mastociti e liberazione di istamina; inoltre si innesca con effetto a catena produzione di leucotrieni e prostaglandine responsabili di una serie di disturbi a livello respiratorio, cutaneo e/o gastrointestinale.
Con l’arrivo della primavera cominciano a manifestarsi i primi sintomi di quella che viene definita l’allergia stagionale (allergia ai pollini) in base alla fioritura delle piante.
Nell’ambito di terapie più naturali, a livello omeopatico, esistono sia rimedi costituzionali, che di terreno i quali agiscono in maniera preventiva rafforzando le difese immunitarie della persona. A tale proposito, molto importante è mantenere l’intestino in salute, sia con l’alimentazione evitando ad esempio cibi contenenti istamina (pomodori, spinaci, frutti di mare, tonno, fragole, nocciole, formaggi fermentati, cioccolato etc), sia con probiotici, qualora siano necessari.
Oltre a ciò, sia nella prevenzione che nella fase acuta, si possono associare anche fitoterapici, come ad esempio: il ribes nigrum (considerato un cortison-like) che ha un’azione antiinfiammatoria, decongestionante le mucose e broncodilatatrice; inoltre, grazie alla presenza nella sua pianta, di sostanze quali la quercitina e i flavonoidi, lenisce il prurito. Un altro fitoterapico utilizzato in questi disturbi è la perilla frutescens; infatti l’utilizzo dell ’estratto secco della pianta associato all’acido rosmarinico (polifenolico) è in grado di inibire la liberazione di istamina con conseguente miglioramento delle reazioni infiammatorie- allergiche (ricerca effettuata nel 2011 in Corea, dall’istituto di Medicina Orientale e dalla Kyung Hee University) e ridurre la presenza delle igE nel sangue.
Se, a livello clinico, dovessero prevalere manifestazioni cutanee, si possono utilizzare pomate a base di apis mellifica e/o cardiospermum.
Mentre, in caso di oculoriniti ci sono rimedi come euphrasia e/o chamomilla soprattutto per congiuntiviti e lacrimazione da poter utilizzare sia come collirio che in granuli; allium cepa e arsenicum album per scolo acquoso (dal naso) irritante le mucose e starnuti frequenti, invece per rinorrea non escoriante: sabadilla; luffa operculata per naso chiuso e mucose secche.
Se ci fosse una prevalenza di tosse stizzosa con senso di ostruzione laringea si interviene con spongia tosta o con sambucus nigrum in caso di tosse secca rauca con dolore al petto; come protezione dei polmoni: poumon histamine. In base, poi, alle caratteristiche dei sintomi (intensità, durata etc.) ci sono rimedi come histaminum e apis mellifica che, al di là degli organi maggiormente interessati dall’allergia, si assumono sia in prevenzione che nella fase acuta in quanto attenuano il prurito e riducono il processo infiammatorio.
Una piccola nota è per le mamme in dolce attesa o in fase di allattamento; per quanto riguarda i rimedi omeopatici, si possono utilizzare anche se meglio ad alte diluizioni. Mentre per i fitoterapici, è indicato consultarsi con il proprio medico, prima di assumerli.
Bibliografia: