Il 2019 è stato “L’anno del turismo lento”. A piedi, in bicicletta, su treni storici o a cavallo: un tipo di turismo green a contatto con la natura per valorizzare i territori italiani meno conosciuti. E’ possibile anche in una grande città? Anche a Milano, capitale italiana della fretta e della frenesia? Lo chiediamo a Teresa Monestiroli, che ha appena pubblicato per Enrico Damiani Editore Milano adagio, a spasso per la città a ritmo lento.
Teresa: è davvero possibile un "turismo lento” per scoprire e vivere Milano?
Il turismo lento è possibile ovunque basta essere capaci a non farsi travolgere dalla necessità di vedere tutto. Milano è una città che vive di corsa, ma offre tante occasioni per rallentare, oasi di pace inaspettata, giardini bellissimi che nessuno conosce, chiostri silenziosi, chiese deserte da visitare con calma. La guida offre molti spunti, ma è interessante anche provare a passeggiare senza meta come i flaneur: lasciandosi guidare dall’istinto, si scoprono sempre cose nuove.
Questa è una guida pensata sia per turisti che vogliono uscire dalle rotte più conosciute, sia per milanesi che hanno voglia di consigli alternativi. I tuoi suggerimenti spaziano dall’arte al buon cibo, dalla cultura ai parchi milanesi: dopo aver letto il tuo libro, riteniamo sia anche una guida utilissima per le mamme che hanno voglia di dedicarsi del tempo di qualità con i bambini. Ci suggerisci un posto particolare dove portare i nostri bambini in questi freddi giorni invernali?
Ne consiglio tre. La Pinacoteca di Brera, uno dei musei più belli della città, che presta molta attenzione al pubblico delle famiglie fornendo kit per i bambini e offrendo visite guidate ad hoc per i più piccoli. Il secondo è il Cinemino, alternativa intelligente ai multisala superaffollati, con un buon bar dove fare merenda che nel fine settimana propone sempre almeno un cartone animato per bambini. Terzo è il Museo della scienza e della tecnologia, un luogo spesso pieno di gente nel fine settimana, ma se puntate dritto al primo piano e andate a vedere solo la sezione spaziale non resterete delusi: la piccola roccia raccolta sulla Luna nel 1972 sprigiona emozioni.
E ci suggerisci una meta dove le mamme - da sole! - possano concedersi un momento di meritato relax?
La guida è piena di mete da godersi in pace anche da soli. Il consiglio vero da dare alle mamme è a monte: prendetevi del tempo per voi senza sensi di colpa, perché i primi a beneficiare del vostro buon umore sono i vostri figli.
Dalle tue pagine, esce potentissimo un concetto: il vero lusso non solo è “avere tempo”, ma anche “perdere tempo”. Ci spieghi questa tua filosofia?
Il tempo è diventato un lusso: non conosco una persona fra i 30 e i 60 anni che non sogni di avere più tempo per sé. Il problema è che la maggior parte delle volte usiamo male i pochi rimasugli di tempo che abbiamo, ossessionati dai social network, in una connessione continua che ci sconnette da noi stessi. Per questo due anni fa ho aperto il blog adagiourbano.com: uno stimolo a riflettere sul nostro rapporto con il tempo e una raccolta di suggerimenti su come usarlo meglio. Sono convinta che ogni tanto il modo migliore per guadagnare tempo sia perderlo!
In questa guida si trovano, oltre ai tuoi consigli, anche quelli dei tuoi “ospiti”, otto importanti esponenti della cultura milanese: Nadia Righi, direttrice del museo diocesano, Filippo Pizzoni, architetto e vicepresidente di Orticola di Lombardia, Alberto Rollo, editor e autore di Un’educazione milanese, Paola Zatti, direttrice della Galleria d’arte moderna, Marco Magnifico, vicepresidente del Fai, Silvio Anderloni, direttore del Boscoincittà e Vittorio Graziani, direttore della libreria Centofiori. Perché li hai convolti?
Mi piaceva ospitare anche il punto di vista di persone più esperte di me nel campo dell’arte, del verde e della cultura, chiedendo loro di indicare tre curiosità meno conosciute da scoprire in città. Sono nomi poco noti al grande pubblico perché spesso restano dietro le quinte, ma nel loro settore sono persone con una grande competenza.
Lavori nella cronaca milanese di un grande quotidiano e questo ti permette un punto di vista privilegiato sulla città. Cosa ami di Milano? Cosa cambieresti?
Amo l’atmosfera elegante e sobria, l’apertura verso l’Europa e la grande capacità solidale dei milanesi. Cambierei la frenesia, non sempre necessaria: Milano è una città che si mette spesso in mostra e andare di corsa ogni tanto diventa solo una posa.
Un ultimo consiglio per una gita fuori porta adatta alle famiglie.
L’Oasi Zenga, perfetta per una giornata in famiglia da marzo a novembre, un luogo che non ti aspetti, pieno di sentieri che si infilano nei boschi e portano a baite al sole dove rifocillarsi. Ma ne aggiungo un’altra, che non ho messo nella guida ma è segnalato sul mio blog, meta ideale per una gita con i bambini: il Labirinto della Masone vicino a Parma, ci si diverte a tutte le età in tutte le stagioni.
NOTA BIO:
Teresa Monestiroli è nata, vive e lavora a Milano. Laureata in filosofia, dopo aver lavorato per dieci anni nella cronaca milanese de la Repubblica, ha scelto di fare la freelance e oggi si occupa di cultura e società. Ha scritto due libri: Adagio urbano (Editrice Compositori) e Lisciare le orecchie a un bracco e altri piccoli gesti antistress (Fabbri Editori); ha curato tre edizioni della Guida dei ristoranti di Milano de la Repubblica e nel 2017 ho aperto il blog adagiourbano.com.
Teresa Monestiroli, Milano Adagio, Enrico Damiani Editore, 208 pagine, 15,00 Euro, ISBN 978-88-99438-47-0, in libreria e in ebook da novembre 2019