Il 24 gennaio 2005 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite celebrò il sessantesimo anniversario della liberazione dei campi di concentramento nazisti e la fine dell'Olocausto. Si stabilì di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del 1945 le truppe dell'Armata Rossa liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.
Per non dimenticare, oggi vi presento il libro "Ho guardato un nazista negli occhi" di Kathy Kacer con Jordana Lebowitz, edizioni Sonda
Il resoconto di uno dei più importanti processi a uno degli ultimi criminali nazisti ancora in vita – Oskar Gröning – attraverso la testimonianza e il punto di vista di una ragazza di 19 anni che vi ha preso parte.
Ha vinto prestigiosi premi come il National Jewish Book Award e Yad Vashem Award for Children’s Holocaust Literature per il suo valore documentale civile
«Nonostante siano passati oltre 70 anni dagli orrori dell’Olocausto, la storia di questa ragazza lo rende ancora attuale e vitale». (Kirkus Reviews)
Jordana Lebowitz, ragazza canadese di 19 anni – nipote di sopravvissuti ad Auschwitz – alla vigilia del processo a Oskar Gröning, ex membro delle SS conosciuto come “il contabile di Auschwitz”, accusato di complicità in omicidio di oltre 300 mila ebrei – si unisce a un gruppo di sopravvissuti che dal Canada si reca in Germania per prendere parte al processo e testimoniare contro di lui. Jordana ha le idee chiare e vuole assistere al processo come dovere morale nei confronti delle proprie radici e della propria famiglia. Si tratta dell’ultimo vero grande processo a un criminale nazista ancora in vita, un’occasione cruciale da un punto di vista civile e storico di conoscenza e denuncia.
La scrittrice canadese Kathy Kacer, celebre per il suo lavoro di testimonianza sull’Olocausto e la Memoria, sta seguendo il processo con l’intenzione di tenerne traccia e trovare il modo di raccontarlo in maniera efficace e di portarlo alle nuove generazioni. Quale modo migliore se non adottando il punto di vista di una ragazza di oggi?
Jordana diventa il suo tramite. Da questo fortunato incontro è nato questo libro che è una testimonianza importante, diretta e vitale, di questioni cruciali legate alla trasmissione della Memoria, alla "banalità del male” e la sua pericolosità, l’importanza della responsabilità individuale agli occhi della storia e degli uomini, la questione del “perdono”, possibile o no, posta proprio dalla cronaca del processo appena concluso con la condanna al carcere di Gröning.
Le autrici:
Kathy Kacer (Toronto), laureata in psicologia, ha lavorato con adolescenti problematici e le loro famiglie per molti anni. La sua attività di scrittrice risente da subito dell’esperienza personale: proviene infatti da una famiglia scampata alle persecuzioni naziste. In parallelo all’attività di scrittrice, organizza incontri nelle scuole e nelle biblioteche negli Stati Uniti e in Europa sull’importanza di comprendere l’Olocausto e di tenerne viva la memoria. In Italia, sono stati pubblicati Giornalisti segreti (DeAgostini, 2008), Un posto sicuro (Giunti, 2009), ed Eravamo bambini (Eliot, 2010). I suoi libri sono stati tradotti anche in Germania, Tailandia, Cina, Giappone, Belgio e Regno Unito.
Jordana Lebowitz, dopo aver preso parte alla Marcia della Vita ad Auschwitz, fin dall’adolescenza si è impegnata nella difesa della memoria dell’Olocausto e dei diritti umani, e ha collaborato con il Museum of Tolerance in California e con il Jewish Holocaust Centre in Australia. Nel 2015, in occasione della Holocaust Education Week organizzata dalla University of Guelph, ha esposto una riproduzione dei carri-bestiame con cui gli ebrei venivano deportati nei campi di concentramento, di grande impatto. Vive a Toronto, ma gira tutto il mondo con i suoi progetti umanitari.
HO GUARDATO UN NAZISTA NEGLI OCCHI
di Kathy Kacer con Jordana Lebowitz
Traduzione di Maria Teresa Milano;
Età: + 14 anni; Pagg: 176; Prezzo: 14,00€