Combattere gli stereotipi e i pregiudizi ancora molto presenti nella disabilità: questo l’obiettivo di CBM Italia Onlus nell’ideare e stilare il Glossario su discriminazione e inclusione, un vademecum messo a disposizione di chiunque desideri imparare a utilizzare e scegliere i termini e le espressioni corrette e rispettose quando parla di disabilità:

https://www.cbmitalia.org/app/uploads/2022/06/CBM_glossario_discriminazione_e_inclusione.pdf

Il Glossario è il risultato di un percorso lungo parecchi mesi in cui CBM ha organizzato diversi incontri online gratuiti per sensibilizzare adulti e bambini a una cultura dell’inclusione, della solidarietà e che tenga sempre presenti i diritti delle persone con disabilità.

La prima parte del Glossario offre una panoramica e allo stesso tempo approfondisce il significato di alcuni dei termini più diffusi e utilizzati nell’ambito della discriminazione e dell’inclusione: abilismo, stigma, intolleranza, razzismo, violenza, pregiudizio, stereotipo, xenofobia, diversità, genere, uguaglianza e molte altre. Chiarire tutti questi concetti permette di tenere presente il senso profondo e l’impatto che le parole possono avere nella comunicazione e nella relazione tra le persone.

La seconda parte è dedicata al vademecum delle espressioni più usate, spesso in modo scorretto, nell’ambito della disabilità, affiancate a quelle che dovrebbero essere usate per evitare discriminazioni e offese. Ancora troppo spesso, infatti, vengono messi in atto atteggiamenti stigmatizzanti e le parole possono fare la differenza.

Sono da preferire per esempio termini come persona con disabilità oppure persona disabile evitando invece disabile o i vocaboli che indicano i tipi di disabilità, perché ogni individuo prima di essere ad esempio cieco è prima di tutto una persona, un essere unico e irripetibile. Per essere inclusivi, è necessario mettere al primo posto la persona stessa, mentre la sua disabilità è solo una caratteristica, cioè una delle possibili condizioni che un essere umano può vivere.

Così espressioni come persona senza disabilità o persona non disabile evitano l’uso di termini come abilenormale o normodotato: sottolineare infatti il concetto di normalità porta erroneamente a delineare gruppi contrapposti, inesistenti, di normali e non normali.

“Il Glossario è un’ottima opportunità per riflettere sul significato profondo dei termini che utilizziamo o ascoltiamo quotidianamente” commenta Massimo Maggio, direttore di CBM Italia. “Per noi di CBM al centro di ogni comunicazione ci sono le persone, e l’utilizzo dei termini corretti è un importante gesto di consapevolezza. Le parole hanno un’incredibile forza e in tema di disabilità possono essere macigni. Nessuno infatti vorrebbe essere identificato sulla base della propria disabilità, per questo motivo suggeriamo di impegnarci a usarle nel modo più corretto e rispettoso possibile, per far sì che diventino le fondamenta del mondo inclusivo in cui abitare tutti insieme”.

 

CBM Italia Onlus è un’organizzazione umanitaria impegnata nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile e nell’inclusione delle persone con disabilità in Africa, Asia, America Latina e in Italia.
CBM Italia fa parte di CBM (Christian Blind Mission), organizzazione internazionale attiva dal 1908 per includere e contribuire a una migliore qualità della vita delle persone con disabilità che vivono nei Paesi in via di sviluppo. Nel 2020 CBM Italia ha realizzato 38 progetti in 14 paesi in Africa, Asia e America Latina, raggiungendo oltre 1 milione di beneficiari. Globalmente CBM ha realizzato 460 progetti in 48 Paesi di tutto il mondo raggiungendo oltre 4 milioni di beneficiari. www.cbmitalia.org

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