Raccontare il significato della fertilità attraverso l’arte. Un contest ideato dall’Associazione Gemme Dormienti Onlus per sensibilizzare sulla maternità
Come viene vissuta la maternità in presenza di malattie croniche o altre patologie invalidanti? Come descrivere la fertilità attraverso sensibilità e linguaggi diversi?
Partendo da queste domande Gemme Dormienti Onlus, prima associazione italiana ad occuparsi di tutela della fertilità nelle pazienti oncologiche, ha organizzato un contest artistico, totalmente gratuito, per sensibilizzare il pubblico sul “valore della maternità e il suo rapporto con la malattia”. L’idea è nata da quando il Ministero della Salute ha calendarizzato per il prossimo 22 settembre il “Fertility Day”, una giornata indetta per affrontare il tema dei rischi della denatalità e delle malattie che impediscono di diventare genitori. L’associazione Gemme Dormienti nasce nel 2011 con l’obiettivo di aiutare le donne attraverso un servizio di assistenza integrato e per sostenerle nella realizzazione del desiderio di “essere madri” nonostante il cancro.
In questi anni la presidente Dottoressa Mariavita Ciccarone e tutto lo staff dell’associazione hanno portato avanti con dedizione una preziosa attività d’informazione presso i giovani (prevalentemente donne, ma non solo) in età fertile, ad esempio organizzando seminari formativi presso le scuole, ma anche incentivando il passaparola attraverso tutte quelle persone alle quali sta a cuore la qualità di vita dei propri cari.
L’iniziativa “Arte e cultura per la fertilità” ha come finalità quella di fare informazione in modo leggero, divertente e assolutamente scientifico. Partendo dalla “medicina narrativa”, ambito letterario che si concentra sul ruolo relazionale e terapeutico del racconto dell’esperienza di malattia da parte dei soggetti interessati, Gemme Dormienti ha deciso di estendere questo tipo di approccio a tutte le forme di linguaggio artistico: non solo la narrativa dunque, ma anche la fotografia, la videoarte e il fumetto.
Per partecipare c’è tempo fino al 15 settembre e le opere devono essere inviate esclusivamente in formato digitale. Le categorie sono 4 in tutto: Narrazione (racconto breve, poesia, opera drammaturgica); Fotografia; Disegno o Graphic novel e Video.
Tutte le opere, indipendentemente dalla categoria prescelta, devono raccontare un’esperienza diretta o indiretta, rappresentare una storia su cui è bene richiamare l’interesse pubblico o comunque una riflessione sul tema della preservazione, esplorando al tempo stesso il terreno del difficile rapporto fra malattia, terapie e salvaguardia della fertilità.
Per tutte le mamme appassionate di arte e tecnologia, per chi ha una storia vicina da condividere o semplicemente per coloro che apprezzano questo tipo di iniziative… beh non resta che dare spazio alla creatività!
Il bando completo e tutte le informazioni sono disponibili nella sezione dedicata del sito www.gemmedormienti.it e nella pagina Facebook.
Attualmente l'associazione Gemme Dormienti ha concesso anche il patrocinio ad un progetto di medicina narrativa che si chiama “Preserviamo” ed è promosso dalla Fondazione ISTUD (www.medicinanarrativa.eu/preserviamo). Per trovare spunti interessanti per la categoria video e quella fumetto si possono citare il cortometraggio “La viaggiatrice immobile” - realizzato dalla regista Yael Leibel, con disegni e animazione di Licia Battarra e musiche originali della pianista e compositrice Ilaria Baleani - e il fumetto “Maria nel giardino delle Gemme Dormienti” disegnato dall’illustratore Francesco Rita. Buona fertilità in tutte le declinazioni artistiche!