Si avvicina il Natale a grandi passi, manca pochissimo oramai e io sono felice perché, tra le nuove amiche di Instagram, ho Jenny, una mamma creativa (eh lo so, è il periodo della creatività che rinasce in me dopo tanti anni di silenziosa attesa) che, dopo tante prove tra cui la perdita del lavoro, ha reinventato la sua vita con una nuova attività: I Draghetti di Atlantide. Così ho deciso che dovevo farvi conoscere anche lei, dopo Cristina, Roberta e CriCri.
Allora, Jenny cara, raccontaci di te!
<< Io sono Jenny, ho 38 anni, da 16 ho accanto ad una persona unica che con il suo inguaribile ottimismo mi supporta e sopporta ogni giorno, una fortuna davvero rara, che è raddoppiata quando è arrivato Leonardo, 4 anni e mezzo di dolcezza e allegria infinita.
Vivo in un paesino immerso nel verde dell'entroterra ligure dove le persone si salutano per strada e la vita ha ancora il sapore delle antiche tradizioni.
Negli ultimi anni ho affrontato diverse battute d'arresto, una tra tutte la perdita di quei lavori che tanta sicurezza mi avevano dato nel progettare il futuro; ho inciampato e a volte sono caduta ma grazie alle persone a cui voglio bene e ad una parola che da sempre m'accompagna, sono ancora qui.
E ora che tutto sta cambiando rotta ho deciso di seguire la corrente, e quella parola, la Resilienza, è ancora qui accanto a me a guidarmi.
Sono sempre stata una programmatrice seriale, se non faccio almeno tre liste non esco di casa, ma da un po' di tempo ho allentato un pochino la presa e proprio in un momento così particolare sono arrivati i Draghetti di Atlantide.
La prima torta che ho creato è stata per mia sorella, in occasione della nascita del suo terzo meraviglioso bimbo, perché volevo regalarle qualcosa di originale, personalizzato ma soprattutto totalmente utilizzabile.
E durante i preparativi del 4° compleanno di mio figlio, ho pensato che poteva essere pratico poter avere l'allestimento della festa in una scatola pronta all'uso, tutto a tema e personalizzato, così è arrivata l'idea dei Draghetti Party box... mamma e papà pensano alle cibarie e al tema ci penso io.
Dopo queste prime prove in famiglia, ne sono arrivate altre per amiche e colleghe e, ad un certo punto, ho sentito la necessità di dare un nome a tutto questo.
Posso dire che l'ispirazione è tutto merito di Leonardo.
Lui che non si separa mai da due draghetti che mio marito ed io gli abbiamo regalato, un giorno mi ha detto :“Mamy chiama le torte come “Ettore e Achille “, i suoi due draghetti per l'appunto.
E' stato un momento, l'idea è scivolata dalla sua fantasia alla mia penna, si è mescolata con la mia passione per l'archeologia (quasi laureata, vergognosamente fuori corso ma non mollo), ed ecco che l'idea è arrivata.
E' solo l'inizio, non avevo mai usato un social, mi sono buttata ad occhi chiusi su Instagram e, dietro consiglio di un'amica, da poco più di un mese su Facebook.
Un mondo tutto nuovo dove ho trovato nuove amicizie, sogni, delusioni e aspettative comuni.
Dove ho trovato compagne di viaggio con cui vale la pena confrontarsi e condividere paure e desideri.
In questo mondo dell'handmade sto imparando che, oltre alle mani, si mette gioco anche tutto il cuore: ormai le ore non le conto più ma ritaglio ogni piccolo pezzetto di tempo per cercare di mettere in pratica un'idea o imparare qualcosa di nuovo.
Il 31 Dicembre i Draghetti di Atlantide compiono 1 anno. Posso dire che sono quella parte di me che più si emoziona per le piccole cose, sono passione per materiali diversi, pennelli colori e cartoncini, sono calma e concentrazione... insomma, un antistress fantastico!
E' una sorta di mondo a sé dove mi rifugio per ritrovare il “mio centro”.
Non so dove mi porterà quest'avventura ma so che ci voglio provare, perché non voglio guardarmi indietro e dire "dovevo, potevo, volevo".
Ora ne ho il tempo, ora è il momento.
I sogni e i desideri nel cassetto sono tanti, ma due in particolare mi riempiono il cuore.
Quello di riuscire a far diventare questa passione un lavoro, così da poter contribuire di nuovo economicamente ai fabbisogni familiari e, magari... un laboratorio, dove poter incontrare le persone ed emozionarci insieme, dove tra una risata e una tazza di the, creare fantastiche torte per festeggiare un bimbo che nasce o trovare l'allestimento giusto per una supermegafesta di compleanno!
Perchè di emozioni si parla, nel mio piccolo mondo di cartoncini e pannolini, dei sorrisi delle persone che si affidano a me per un regalo o una sorpresa e, quando ciò che ho creato arriva a destinazione, è sempre un'emozione fortissima, quando ricevo dei complimenti, mi viene regalata una felicità che è difficile spiegare a parole, è incredibilmente fantastico.
Questa sono io.>>
Cara Jenny, voglio concludere felicemente l'attività redazionale di Mammeonline, per il 2017, con il tuo messaggio che possa raggiungere tante donne che sono in difficoltà; spesso, purtroppo, diventare madri implica la perdita del lavoro, allora grazie alle tue parole voglio dire a queste donne: "Tirate fuori il vostro sogno dal cassetto, da un momento di crisi si può uscire più forti di prima, guardate dentro voi stesse, non abbiate paura. Possono nascere delle opportunità impensabili e col cuore e tantà volontà di crescere e imparare, si possono realizzare bellissimi sogni, come quello di Jenny, cui auguro un 2018 che possa vedere realizzato ogni suo desiderio, così come merita".
Debora