3. Prescrivere testosterone o prodotti a base di testosterone agli uomini che desiderano avere un figlio
La terapia con testosterone è ampiamente utilizzata come trattamento per l’ipoandrogenismo (livello di testosterone troppo basso) e sintomi associati, come la disfunzione sessuale. Tuttavia, è ben noto che l’assunzione di testosterone esogeno e di altri androgeni possono portare a una produzione spermatica ridotta o addirittura assente, a un basso numero di spermatozoi e all’infertilità. Questi sintomi purtroppo non sono sempre reversibili, anche dopo aver interrotto la somministrazione di androgeni.
4. Inserire la laparoscopia diagnostica nella routine diagnostica dell’infertilità sine causa
Inserire la laparoscopia in ogni iter diagnostico di infertilità è discutibile. Certamente questa indagine invasiva ci permette di fare una precisa diagnosi sulle cause di sterilità femminile, compresa la documentazione di esiti di pregresse infezioni pelviche, la presenza di endometriosi o altre patologie pelviche. Tuttavia, in considerazione del fatto che la maggior parte dei motivi di sterilità hanno come indicazione terapeutica la fecondazione in vitro, al giorno d’oggi si discute molto sulla effettiva necessità di questo approccio diagnostico invasivo, salvo nelle coppie che rifiutano la terapia mediante Procreazione Medicalmente Assistita.
5. In fase di valutazione iniziale dell’infertilità di coppia, eseguire test avanzati di funzionalità dello sperma
Lo spermiogramma rappresenta oggi, pur con tutti i limiti della sua valutazione che risente di molti fattori esterni (dall’astinenza alla temperatura, dall’assunzione di farmaci allo stress) l’esame principale di base per definire la presenza di un fattore maschile di sterilità. Esistono analisi avanzate di funzionalità dello sperma per cercare di misurare la capacità degli spermatozoi di fecondare la cellula uovo in vitro, quali il “test dell’emizona” e il “test della penetrazione spermatica”. Al giorno d’oggi i risultati di questi test sono molto discussi, specie in considerazione della loro complessità e costo, a fronte di una non evidente correlazione con la reale capacità fecondante dello spermatozoo.
6. Eseguire un test postcoitale per la valutazione dell'infertilità di coppia
Il post-coital test (PCT), o test di Hühner, è un esame di laboratorio messo a punto agli albori della diagnostica di sterilità per cercare di identificare la presenza di un “fattore cervicale” di sterilità in grado di influenzare negativamente la motilità degli spermatozoi nel muco cervicale ovulatorio. Al giorno d’oggi l’esame ha perso di ogni significato clinico e diagnostico.
5. Eseguire di routine un test di trombofilia in fase di valutazione iniziale di infertilità
Se l’anamnesi raccolta con attenzione è negativa, non vi è alcuna indicazione e non vi sono benefici dimostrati nel sottoporre i pazienti che non hanno alcuna storia di sanguinamento, coagulazione anomala o storia familiare a questi test, costosi e spesso richiedenti tempi lunghi per la loro realizzazione.
6. Eseguire test immunologici come parte della valutazione di routine dell'infertilità
Il test diagnostico di routine dell'infertilità comprende lo studio ormonale dell’integrità dell’asse ipofisi-ovaio e la conseguente valutazione dell’ovulazione, lo studio del partner maschile mediante lo spermiogramma e la verifica della pervietà delle salpingi. Sebbene i fattori immunologici possano influenzare l'impianto dell'embrione, i test immunologici vanno riservati a casi specifici in cui è documentata una alterazione dei normali meccanismi di tolleranza immunologica (per esempio nelle pazienti affette da malattie autoimmuni) o nei casi in cui sia documentato un ripetuto fallimento riproduttivo (poliabortività o ripetuto fallimento d’impianto dopo trasferimento di embrioni).
7. Richiedere un’analisi del cariotipo nella valutazione iniziale per l'amenorrea
L'amenorrea è l'assenza di mestruazioni e può essere attribuita a molte cause. Una analisi cromosomica come quella del cariotipo è indicata in caso di amenorrea solo dopo aver escluso le altre cause più comuni di questo sintomo (ad esempio l’eccessiva magrezza o obesità, lo stress, l’uso di farmaci) che possono spesso esserne la causa.
8. Eseguire la biopsia endometriale nella valutazione di routine dell'infertilità
La biopsia endometriale non distingue le donne fertili da quelle infertili. L'endometrite cronica non predice la probabilità di gravidanza in generale e non è associata a un aumento in generale dei tassi di natalità nei trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita.
“Il nostro suggerimento, quindi, è di rivolgersi a un medico esperto in medicina della riproduzione trascorsi i tempi suggeriti all’inizio del presente articolo, cercando di evitare sia l’accanimento diagnostico, sia il fai da te sia la strategia dell’attesa, quando ingiustificata. Uno degli aspetti più importanti nella diagnosi dell’infertilità è infatti la tempestività. Perdere tempo nell’iniziare l’iter diagnostico oppure perderlo in iter diagnostici inutilmente complessi è sbagliato e ha un impatto negativo specialmente sulla donna, per la quale, specie se è sopra ai 35 anni di età, è molto importante rispettare i tempi dell’età fertile e affrontare quanto prima diagnosi, cura ed eventuali trattamenti”. Conclude il dott. Comi.
DOTTOR RUGGERO COMI
Specialista in Ginecologia e Ostetricia del Centro di Medicina della Riproduzione Biogenesi presso gli Istituti Clinici Zucchi di Monza, del Gruppo San Donato.
CENTRO DI MEDICINA DELLA RIPRODUZIONE BIOGENESI DI MONZA
Biogenesi è il Centro di Medicina della Riproduzione degli Istituti Clinici Zucchi di Monza (MB) appartenenti al Gruppo San Donato. L’equipe di Biogenesi è composta da ginecologi ed embriologi di lunga e consolidata esperienza nella medicina e biologia della riproduzione. Lo staff medico vanta inoltre una qualificata esperienza ostetrico - ginecologica. I trattamenti di PMA offerti da Biogenesi - di primo, secondo e terzo livello - sono convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale; pertanto, la coppia avrà accesso alla procedura al costo del ticket previsto dal SSR. In Biogenesi le procedure vengono effettuate senza lista di attesa, né per la prima visita, né, poi, per accedere ai trattamenti di procreazione assistita. Biogenesi mette a disposizione delle coppie anche un servizio di supporto psicologico specifico per il percorso della PMA, che aiuta ad affrontare questa esperienza nel migliore dei modi. Per ulteriori informazioni: biogenesi.it