Non è facile essere donna, ancora più difficile è essere mamma, anche nel nostro Paese. Flavia Imperatore è una giovane donna, lavoratrice, imprenditrice e mamma. E' stata la prima food blogger italiana ed oggi è la più seguita e cliccata nel mondo #food in rete. Ascoltando Flavia tutto sembra possibile e sono felice di raccontare, oggi 8 marzo, tramite le pagine di Mammeonline, la sua storia perché sono certa che darà coraggio e fiducia a tante donne e mamme che si trovano davanti ad una scelta lavorativa.
Flavia, di cosa ti occupi e com'è nata questa tua attività?
Diciamo che mi occupo di più di una cosa. Gestisco la contabilità e l'amministrazione per la società di mio marito e ho una società tutta mia con la quale gestisco un sito di cucina www.misya.info, un piccolo blog nato quasi per gioco nel 2007, per salvare i miei primissimi esperimenti culinari, che è pian piano cresciuto, fino a diventare una piccola redazione.
Quando sei rimasta incinta e al contempo esplodeva la tua popolarità, hai dovuto scegliere se chiudere il blog o diventare imprenditrice: cosa è stato decisivo per te?
Si, è vero, stavo per mollare tutto. Il blog stava crescendo e assorbiva sempre di più il mio tempo libero, era diventato a tutti gli effetti un secondo lavoro e con l'arrivo di una bimba tutto si stava facendo più complicato, mi sono spaventata e ho avuto paura di non farcela, ma grazie al sostegno e all'aiuto materiale e morale della mia famiglia, ho trovato lo slancio per dare una svolta alla mia vita e ho avviato un'attività in proprio. Ero incinta di 7 mesi quando ho fatto il mio primo viaggio di lavoro e ho chiuso il primo contratto.
Quindi la nascita di tua figlia ti ha messo di fronte ad una scelta. Come hai vissuto i primissimi mesi di vita da mamma?
Sono stati mesi intensi, ho ripreso a lavorare dopo poche settimane dal parto e portato la mia bimba a lavoro con me, non riuscivo a separarmi da lei, ma non potevo lasciare il lavoro. C'è voluto un po' per creare dei nuovi ritmi con mia figlia e mio marito, ho sacrificato tutto il mio tempo libero e le ore di sonno ma alla fine ce l'ho fatta a far conciliare tutto ed ora sono davvero fiera di me.
Tua figlia come vive il tuo essere donna e mamma lavoratrice?
Elisa è una bambina speciale, molto intelligente ed estremamente ragionevole. L'ho subito coinvolta nelle mie attività facendo risultare tutto un gioco, lei adora trascorrere parte del suo tempo in cucina con me ed io cosÏ posso coniugare parte del lavoro con i giochi tra mamma e figlia. Lei sa bene, nonostante abbia solo tre anni e mezzo, che la sua mamma lavora per il benessere di tutta la famiglia, ma sa anche che in qualsiasi momento lei voglia, io posso lasciare tutto e dedicarmi solo ed esclusivamente a lei.
Come sei riuscita a conciliare le necessità di una bimba piccolissima e il tuo impegno quotidiano?
Spesso le mamme vengono viste come una sorta di super-donne, che devono fare tutto da sole, ricoprendo spesso numerosi ruoli tutti insieme... Io, lo ammetto, sono stata davvero baciata dalla fortuna, in quanto ho un marito amorevole e sempre presente, nonchè una famiglia premurosa e disponibile alle spalle. Questo mi ha consentito di crearmi una buona organizzazione per conciliare il lavoro con il mio essere mamma, soprattutto adesso che la mia Elisa ha iniziato la scuola materna.
Cosa vorresti per tua figlia Elisa? E qual è la cosa più importante che vuoi trasmetterle del tuo essere donna?
Il mio desiderio più grande, come per ogni mamma, è che lei possa trovare la sua strada e riuscire a realizzarsi, qualsiasi cosa voglia fare. Vorrei che avesse consapevolezza del fatto che essere una donna o una madre non può e non deve essere un limite e che con il lavoro ed il sacrificio può realizzare tutti i suoi sogni.
Certo non tutte le donne mamme hanno la possibilità di fare la tua scelta e purtroppo sono tante quelle costrette ad abbandonare il lavoro, perchè il welfare nel nostro paese non sostiene le donne e la maternità.
C'è un consiglio che vorresti dare a tutte quelle mamme che vorrebbero comunque continuare ad essere attive nel mondo del lavoro?
Essere una mamma lavoratrice è possibile. Certo, bisogna prepararsi a fare tanti sacrifici, soprattutto in termini di tempo designato a se stessi... Ma quale mamma non è pronta al sacrificio? E non bisogna dimenticarsi che una mamma che lavora, a volte, è una mamma più felice e realizzata, cosa che può darti una grande forza in più, fondamentale per sopravvivere alle giornate frenetiche!
Consiglieresti oggi ad una donna di avviare una attività imprenditoriale in Italia?
Avviare un'attività in proprio qui in Italia non è facile, ma neanche impossibile. Bisogna tener conto che c'è da assumersi dei rischi, prendere a volte decisioni difficili e proiettarsi verso il futuro trovando il giusto equilibro e l'energia necessaria per tutto questo. Si vive spesso di sensi di colpa, di paura di non farcela, ma essere il capo di me stessa è una cosa senza prezzo!
E qual è il consiglio che vorresti regalare a queste donne che non vogliono darsi per vinte ed essere costrette ad un ruolo limitato alla famiglia?
Consiglierei semplicemente di non arrendersi alle difficoltà, di vedere la famiglia come una risorsa e non come un limite, di trovare il tempo di sedersi a tavolino e fare una scaletta delle proprie priorità: vedrete che con un po' di buona volontà riuscirete a incastrare tutti i vostri impegni.
Qual è il significato, per te, della festa della donna?
L'8 marzo è una giornata in cui ricordare le conquiste sociali, politiche ed economiche raggiunte e le violenze e discriminazioni subite dalle donne, e per riflettere sui tanti passi ancora da compiere in tanti paesi del mondo, ma anche qui in Italia, dove le donne vengono ancora viste come il sesso debole.
Hai un messaggio che vuoi lasciare alle giovani donne e mamme che ti leggono, in occasione dell'8 marzo?
Non mollate! Se avete un sogno, un desiderio, un'opportunità non rinunciate per paura di non farcela. La maternità mi ha dato una grinta ed una forza che non sapevo nemmeno di avere, quindi forza e coraggio, dobbiamo essere un esempio ed un modello per i nostri figli e non solo nel ruolo genitoriale ma anche per quello che concerne la realizzazione personale.
Flavia, la potete trovare qui e qui.
Debora