Intorno al secondo anno di scuola dell'infanzia quasi tutti i bambini cominciano a percepire gli oggetti presenti nel mondo reale come forme geometriche, alcune volte non le sanno denominare ma già le padroneggiano.
Se infatti proviamo a dare loro i blocchi logici o delle semplici forme da manipolare riescono, nella maggior parte dei casi a comporre immagini di senso compiuto come casette e alberi.
Ma a cosa serve farli giocare con le forme geometriche?
La forma geometrica e la percezione di essa sono alla base dell'apprendimento della lettura e della scrittura, si tratta di uno dei “prerequisiti”che vengono valutati alla fine del percorso di scuola dell'infanzia ed è per questo che è così importante.
Infatti se osserviamo le lettere scritte in stampato maiuscolo sono, semplificando, tutte forme geometriche, percepire gli angoli e il loro orientamento nello spazio è fondamentale.
Durante e la formazione i colloqui con le insegnanti suggerisco di cominciare a lavorare con le forme dai 4 anni, ovviamente il mezzo principe per facilitare l'apprendimento è il corpo, quindi ben vengano le forme riprodotte con il corpo e quindi “vissute”.
Ogni materiale può essere utilizzato per aiutare i bambini a costruire le forme, bastoncini, stecchini,cotton fioc, bottoni...come sempre variare le richieste fatte a bambini aiuta a mantenere alta la motivazione e l'attenzione in più si rende un buon servizio anche alla motricità fine e alla coordinazione oculo manuale.
Prima ho ricordato la percezione degli angoli e il loro orientamento nello spazio, se un bambino, per esempio conosce le forme ma non le sa orientare nello spazio o riconoscere con un diverso orientamento questo può dipendere da una non completa lateralizzazione, perchè come ho detto altre volte prima di tutto ci dobbiamo saper orientare su noi stessi e poi sull'altro.
Lo step successivo al riconoscimento delle forme sarà la loro memorizzazione come sequenze, esattamente quello che avviene nel momento in cui un bambino impara a copiare dalla lavagna, azione spesso ritenuta molto semplice in realtà richiede che le forme dopo essere state riconosciute “permangano” nella mente per poter poi essere riprodotte.
Ecco come semplici attività possono tornare utili nel momento dell'apprendimento, è proprio il caso dei giochi con le forme che, volendo, si possono fare anche a casa per aiutare i nostri bambini.
Silvia Campanella, psicomotricista funzionale