E’ una patologia ad andamento cronico e degenerativo delle articolazioni, in grado di compromettere il movimento, caratterizzata dalla distruzione progressiva della cartilagine articolare che ricopre le estremità delle ossa, le quali reagiscono formando delle protuberanze ossee (osteofiti) causando un loro rimodellamento.
Con la progressione di questa affezione, anche i muscoli tendono ad atrofizzarsi e i legamenti ad allentarsi. L’artrosi provoca dolore ed è importante cogliere precocemente i segnali che il soggetto colpito manifesta come, per esempio, una camminata non più sciolta ma contratta, oppure posizioni anomale per trovare sollievo, difficoltà a saltare, zoppie a freddo, una maggiore inattività, si alza con fatica, tende a giocare meno, a correre solo se necessario e per brevi momenti, cammina lentamente; anche cambiamenti di umore, insofferenza a certe sollecitazioni devono insospettire il proprietario dell’animale in questione.
Le cause possono essere dovute a fattori predisponenti (certe razze e la genetica), oppure a fattori scatenanti come per esempio traumi, displasie, rotture di legamenti. Ci sono poi altri fattori che possono condizionare in maniera negativa il problema come: l’obesità o l’eccessivo esercizio fisico.
La precocità con la quale viene diagnosticata è fondamentale per rallentare questo processo degenerativo.
Oggi si spinge molto sulla prevenzione e cioè nel programmare una visita ortopedica già nei primi mesi di vita del cucciolo (3-4 mesi), sia di razza che meticcio, per evidenziare eventuali problemi e poter servirsi così di tutte le opzioni (conservative o chirurgiche) che siano in grado di limitare i danni articolari, evitando che possano dare inizio a gravi forme.
Al momento non esistono cure definitive per l’artrosi, ma la gestione del dolore è una priorità deontologica ed è fondamentale per garantire una buona qualità di vita al paziente.
Generalmente il trattamento viene gestito attraverso una terapia multimodale che include: farmaci antinfiammatori, analgesici, condroprotettori, diete personalizzate, sedute di fisioterapia, laserterapia, fino ad arrivare, nei casi non risolvibili mediante la sola terapia medica, ad interventi chirurgici mirati.
Un ultimo consiglio; se avete intenzione di acquistare un cucciolo di una razza predisposta alla displasia articolare, rivolgetevi solo ad allevamenti dotati di certificato di pedigree da riproduzione selezionata rilasciato dall’ENCI (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana). Questo certificato garantisce che il cucciolo sia nato da genitori esenti da problematiche articolari trasmissibili.