Babywearing letteralmente significa indossare il bambino. E’ una pratica che consente di portare i bambini avvolgendoli al proprio corpo, pelle a pelle con idonei supporti: siano essi fasce, marsupi, etc.
Quindi altro non è che una modalità di accudimento che sostiene i bisogni fisiologici dei propri bambini.
Prima di ricorrere al suo utilizzo, sarebbe fondamentale capire quanto ogni genitore si senta a suo agio con questa pratica, valutare diciamo il vostro grado di affinità, sarebbe opportuno chiedersi quanto sentite vostra questa scelta e/o modalità di accudimento.
Potrebbe essere utile raccogliere una serie di informazioni, contattare un consulente, conoscere i servizi e le proposte presenti nel vostro territorio/quartiere di riferimento: corsi, eventi o incontri sul tema.
Incontri a carattere esperienziali che consentono di indossare vari supporti per trovare quello più adatto o ancora confrontarsi con altre mamme o papà che ricorrono alla seguente strategia.
Il presupposto è che tutti possono portare, non solo i genitori ma anche zii, nonni e le educatrici del nido.
E’ una pratica molto diffusa nelle popolazioni di molti continenti che si colloca lungo quel continuum fra endogestazione ed esogestazione, tra vita intrauterina e quella postnatale. Questo perchè soprattutto nei primi mesi di vita, il neonato sente il bisogno di ricercare e ripetere tutte quelle esperienze e sensazioni vissute all’interno del grembo materno: può udire il battito cardiaco materno, sentirne il suo profumo e la sua voce.
I neonati inoltre, sentono il bisogno di sentirsi fisicamente contenuti, avvolti, protetti e ci sono studi che dimostrano come i bambini “portati” piangono di meno.
L’adulto di riferimento che “porta” ha le mani sono libere per cui si possono contemporaneamente svolgere più compiti: coccolare il proprio bambino ma allo stesso tempo lavorare al pc o fare le faccende domestiche, rendendolo cosi partecipe della vita familiare e non solo.
Purtroppo è ancora molto diffusa la credenza popolare secondo cui tenere i bambini in braccio o sempre addosso rappresenti un vizio, in realtà è solo un pregiudizio.
Niente ansia o sensi di colpa in quanto non viziate assolutamente i vostri bambini, tenete anche presente come questo bisogno di contatto tenderà poi a scemare nel corso del tempo, in particolare quando emergeranno le capacità motorie poiché il bambino sarà interessato, incuriosito e avrà la necessità di esplorare e interagire con l'ambiente circostante con altre modalità e strumenti.
Video Ecobaby: Come usare la fascia porta bebè - Legatura base (neonato)