Quando si sente parlare di intestino crasso, si pensa inevitabilmente alle feci. I medici hanno da sempre controllato le feci per valutare lo stato di salute dei loro pazienti; erano soliti analizzarle da prima che esistessero le analisi di laboratorio.
Eppure, se domandassimo a qualcuno come sono le sue feci, la risposta che avremmo sarà “normali”, probabilmente perchè ognuno vede solo le proprie.
Orario dell’organo |
Massima attività Dalle 5 alle 7 |
Fase di riposo Dalle 17 alle 19 |
Ad ogni modo, feci troppo molli e liquide sono sinonimo di un intestino con una scarsa capacità di dare forma. Se invece, le feci dovessero presentarsi dure e di piccole dimensioni, ci troviamo di fronte a deboli capacità digestive.
Il colon (intestino crasso) è lungo un metro e mezzo e avvolge l’intestino tenue. E’ popolato da una microflora batterica intestinale, molto importante per il nostro organismo.
Il compito di assimilare gli alimenti spetta all’intestino tenue; il crasso, oltre al compito dell’eliminazione, ha anche un ruolo decisivo nel sistema immunitario, perché si occupa del riassorbimento dell’acqua e di vari minerali, dal contenuto intestinale. Tutto questo, avviene in condizioni di grande tranquillità e massimo relax; il caos e lo stress non lo aiutano.
L’accoglienza è sempre un simbolo del femminile e fondamentalmente riguarda la metà sinistra del corpo.
Quando questa viene colpita da qualche disturbo, è legittimo pensare che alla base ci sia un’alterazione del principio di accoglienza.
L’intestino tenue, tramite la valvola ileocecale, permette il passaggio del materiale che non riesce più a digerire nel colon; tale materiale, proprio grazie a questa valvola, non potrà più tornare indietro.
Percorre, così, tutto l’intestino crasso, perdendo acqua, che nel suo passaggio viene man mano riassorbita e riportata al sangue.
Con le feci ci si priva di qualcosa, c’è una separazione.
Se a un bambino, con problemi nella prima fase anale, non viene insegnato quanto sia utile e importate andare in bagno, può abituarsi a trattenere le feci.
La stitichezza negli adulti spesso nasce da qui: trattengono le feci perchè nessuno ha spiegato loro l’importanza del lasciar andare oppure l’hanno disimparata.
Le emozioni associate all’intestino crasso sono la tristezza e la malinconia, come per il polmone.
Il naso e i seni paranasali sono strettamente collegati all’intestino; la causa più comune delle sinusiti è una disfunzione intestinale.
Le vie aeree, l’intestino e la pelle reagiscono ai disturbi del corpo che riguardano il rapporto fra l’interno e l’esterno.
Una dermatite atopica la vede chiunque, ad alcuni può fare impressione cosi restano a distanza e il paziente soffre per il sentirsi respinto e isolato.
A livello polmonare il disturbo corrispondente è l’asma, nell’intestino è invece un’infiammazione (colon irritabile): problemi che non sono visibili a tutti, ma che vanno ricondotti alla stessa dinamica.
Ogni malattia che si manifesti sulla pelle rimanda a problemi interni.
In caso di problematiche polmonari e dermatologiche bisogna sempre controllare accuratamente l’intestino.
Le malattie della cute che appaiono in autunno e durano tutto l’inverno (dermatite atopica, per esempio), dovrebbero far pensare al circolo funzionale polmone/intestino crasso: se è alterato, è in questo periodo dell’anno che manifesta dei disturbi.
Potremmo aiutare il colon iniziando la nostra giornata col bere un bicchiere d’acqua calda; facendo abbastanza attività fisica e consumando alimenti adatti al nostro metabolismo.
Tisane con foglie di salvia e/o nasturzio (tropaeolum majus).
Bibliografia: