Il polmone, l’organo della distanza e del coraggio, del lasciar andare, della creatività e del cambiamento.
E’ tramite i polmoni che abbiamo un contatto diretto e relativamente incontrollato con l’ambiente in cui viviamo. Ogni respiro ci connette al mondo intorno a noi.
Nel grande orologio biologico le ore dei polmoni sono:
ORARIO POLMONI |
MASSIMA ATTIVITA’ DALLE 3 ALLE 5 |
FASE DI RIPOSO DALLE 15 ALLE 17 |
I polmoni si formano nelle prime fasi di sviluppo embrionale dalla gemma polmonare, un abbozzo simile a una ghiandola che, originata in una parte dell’intestino anteriore, si porta verso alto, si rovescia e va a formare un albero capovolto, con tronco, chioma e cavita al loro interno.
Secondo la Medicina Tradizionale Cinese (MTC), esiste una relazione tra i polmoni e l’intestino crasso (colon). Le similitudini sono molte: alla tosse, per esempio, corrisponde la diarrea, e il colon irritabile viene definito “asma dell’intestino”.
Il compito dei polmoni è quello di ricevere ossigeno ed eliminare l’anidride carbonica. Anche questa è una analogia con l’intestino che ha il compito di assorbire ed espellere. Solo che i polmoni si occupano delle sostanze volatili, l’intestino delle sostanze solide.
Durante l’inspirazione i polmoni sono aiutati dai reni, mentre l’espirazione è un meccanismo che riescono a controllare da soli. Inoltre, è l’unico organo che possiamo influenzare: trattenendo, ad esempio, il respiro.
Respirare è un processo passivo e anche gli scambi gassosi negli alveoli avvengono passivamente, per diffusione. L’unica cosa da fare è lasciare che la respirazione avvenga, il resto va da sé.
L’immagine classica dell’asma è quella di una persona che trattiene il respiro, nonostante abbia la sensazione che le “manchi l’aria”.
Anche uno spavento ci fa trattenere il respiro. Smettere d respirare è come trattenersi al flusso della vita.
Chi non riesce a lasciar andare, anche in riferimento alla respirazione, spesso ha una creatività limitata.
La nostra vita è un continuo congedo. Con lo svezzamento il bambino abbandona l’esistenza da lattante e conosce l’inizio di una nuova fase.
La pubertà rappresenta la fine dell’infanzia.
Quando un figlio se ne va di casa, per i genitori è spesso difficile affrontare la separazione, ma per il giovane è un passo importante che lo porterà a vivere in autonomia, nello spazio che si è scelto.
L’abbandono più sofferto è la perdita di una persona cara.
La tristezza legata a un addio, anzi la tristezza in sé, è l’emozione dei polmoni.
Non lasciar andare e provare tristezza sono la stessa cosa.
In situazioni simili un aiuto arriva dalla Verga d'oro (Solidago), una pianta adoperata in caso di esperienze dolorose nei rapporti umani e nelle relazioni sentimentali o in caso di rotture di un legame.
Un addio porta cambiamenti e trasformazioni. L’energia del mutamento si trova nel rame, una sostanza terapeutica molto importante usata, per esempio, nella cura dell’asma bronchiale.
Il rame è un metallo associato ai reni e questo sottolinea, nuovamente, il ruolo dei reni nel trattamento dell’asma.
POLMONI - EMOZIONI
Le emozioni del polmone sono: tristezza, dolore, malinconia e depressione. Spesso chi ha una sintomatologia che riguarda i polmoni tende a piangere per cose di poco conto, soprattutto nei momenti di agitazione.
In molti casi la facilità al pianto è segno di un’insufficienza respiratoria latente.
POLMONI – PELLE
Se una dermatite atopica viene curata solo con pomate, cioè agendo sulla pelle, il fenomeno può spostarsi all’interno del corpo. A quel punto si manifesta un altro quadro clinico, l’asma, a dimostrazione del legame tra i polmoni e la pelle.
La cura quindi dovrebbe essere condotta a ritroso, in maniera omeopatica, cioè procedendo dai polmoni verso la pelle: l’asma si trasformerà nuovamente in dermatite atopica, dopo di chè si potrà giungere alla guarigione completa.
POLMONE – GHIANDOLA SURRENALE
Dal punto di vista ormonale, al polmone corrisponde il surrene. Il surrene è una piccola ghiandola che si trova sopra al rene e, con i suoi ormoni, governa il sistema immunitario.
Cos’altro succede nel nostro corpo tra le 3 e le 5?
La Melatonina, sostanza che produce la nostra ghiandola pineale, viene secreta in maggiore quantità per farci dormire più tranquilli e rilassati. Allo stesso tempo, diminuisce l’influenza del sistema parasimpatico (che ci dà tranquillità e rilassamento) e aumenta quella del sistema simpatico, deputato al dinamismo.
Se ci assillano preoccupazioni, stress e paure, è facile che, tra le 3 e le 5, non riusciamo più a dormire.
I disturbi ai polmoni di manifestano soprattutto in queste ore. La pressione sanguigna aumenta un po’ alla volta: chi soffre di insufficienza cardiaca si sveglia spesso a quest’ora, perché fa fatica a respirare a causa dell’edema polmonare in formazione.
L’intervallo tra le 4 e le 5 è anche quello in cui sono più frequenti gli attacchi d’asma.
Secondo le statistiche, chi fa turni di notte commette la maggior parte degli errori in questa fase; ed è anche la più critica per chi soffre di ulcere gastriche.
COSA FA BENE AI POLMONI?
Una sana dose di attività fisica, possibilmente al mare e/o in montagna; utile aggiungere anche esercizi di respirazione consapevole.
La tintura madre di edera terrestre aiuta a lasciar andare e favorire il rinnovamento. Questa pianta è straordinaria e viene usata in particolare per le malattie delle vie aeree, l’asma e disturbi renali.
Tintura madre del geranio di San Roberto: purifica e disintossica l’organismo; ha un analogo effetto liberatorio anche a livello psichico.
Ai polmoni si addicono alimenti piccanti e forti e thè alla menta, purché siano adatti al metabolismo del singolo individuo.
Bibliografia: