Partorirai con dolore ci dice la Bibbia.
E se non bastasse questa convinzione radicata nel tessuto culturale in cui si ritrova immersa la puerpera, ci penseranno le parole di conoscenti, parenti, vicini, o chiunque si trovi a portata di pancia e si senta autorizzato ad esternare racconti mitici e leggendari di dolore e tragedia, ad assicurarle un parto di dolore.

Forse pochi le ricordano che il dolore è necessario al parto: è fondamentale che senta dolere le parti del suo corpo che sono interessate al passaggio del bambino e che, grazie a questo suo sentire, possono accompagnarlo più o meno bene alla sua nascita.

Sentire, accompagnare, immediatamente questo dolore prende sfumature molto più vicine a quello che realmente è diventare madre e far nascere un bambino.

L’intensità del dolore provato dalla donna durante il parto, varia notevolmente a seconda di quale sia la sua aspettativa in proposito, del condizionamento familiare, sociale e culturale ricevuto, non soltanto durante la gravidanza ma da ben prima di rimanere incinta, della consapevolezza di che cosa sia partorire e mettere al mondo un bambino.

È ormai noto quanto la componente psicologica influenzi la percezione soggettiva del dolore e che esistono strategie per sentire meno dolore, senza ricorrere ad analgesia farmacologica.

Per chi desidera avere un parto il più naturale possibile e allo stesso tempo affrontarlo nella condizione fisica ed emotiva migliore esiste l’autoipnosi.

È una tecnica che sfrutta potenzialità già insite nell’organismo umano e che permette alla gravida di alleviare l’intensità della percezione del dolore delle contrazioni e del parto, conservando, anzi, ampliando la capacità di sentire il proprio corpo, così da favorire un accompagnamento naturale ed efficace alla nascita del suo bambino.

È possibile impararla attraverso un breve training con un terapeuta formato in ipnosi e poi applicarla in autonomia durante il parto.

Autoipnosi e parto: diventare madre con consapevolezza

Durante il training, il terapeuta conduce la puerpera in un viaggio dentro sé stessa ed il suo corpo nel momento particolare del parto, preparandola e rendendola consapevole di quello che accadrà a livello fisico, mentale ed emotivo quando si troverà in sala parto. Le insegna a distogliere l’attenzione dagli stimoli esterni inutili e a concentrarla sul suo interno, sulle modificazioni del suo corpo al passaggio del bambino nelle diverse fasi del parto, a modulare la percezione del dolore secondo la sua necessità e l’andamento delle contrazioni, a produrre immagini piacevoli e rilassanti. Essa potrà applicare la tecnica per tutta la durata del travaglio, così da mantenere una condizione fisica, mentale ed emotiva ottimale per affrontare poi la fase espulsiva finale, in cui potrà uscire dall’autoipnosi e tornare in contatto pieno con l’esterno per vedere il suo bambino venire alla luce. Non dimentichiamoci che come nasciamo costituisce un imprinting fondamentale per le successive fasi del nostro sviluppo: garantire al proprio bambino un parto naturale e sereno, attraverso un corpo rilassato e collaborativo al suo movimento verso l’uscita, accoglierlo con gioia e in una condizione di lucidità e di benessere, anziché di spossatezza e dolore, credo siano già primi importanti passi per essere una buona madre.

Immagine di mamma e neonatoUna volta appresa, tale tecnica diventa un utile strumento pronto all’uso: per rilassarsi e recuperare le energie dopo giornate intense con il proprio bambino, per raggiungere una condizione di tranquillità e lucidità prima di prendere decisioni importanti per il suo sviluppo, momento per momento, per essere consapevoli del proprio stato, fisico, mentale ed emotivo durante le prime fasi di accudimento del nascituro, così delicate ed impegnative, ed eventualmente quindi essere in grado di chiedere aiuto.

Diventerà poi, anche per il futuro, una risorsa in più da utilizzare tutte le volte che si vuole essere pienamente consapevoli del proprio stato interiore e di quello di cui si ha bisogno.

Accompagnare le donne che scelgono di imparare questa tecnica per un parto naturale e consapevole, e seguirle dopo che il bambino è nato, mi ha insegnato quanto sia importante appropriarsi per intero dell’esperienza unica e irripetibile di mettere al mondo un figlio (ogni parto costituisce una esperienza a sé), viverla fino in fondo e utilizzando pienamente le proprie risorse, in questo modo essa può rappresentare un passaggio fondamentale non solo del processo complesso quale è diventare madre ma anche del proprio percorso maturativo come persona.

 

Ritratto di Anna Elisabetta Poletto

Posted by Anna Elisabetta Poletto

Psicologa dell’età evolutiva, laurea magistrale Università di Padova (2002)
Psicoterapeuta, Terapia della Gestalt, modello espressivo-corporeo, Cstg Milano (2008)
Ipnoterapeuta, master presso Associazione Medica Italiana Studio dell’Ipnosi e Scuola Europea di Psicoterapia Ipnotica, Milano (2015)
Assistente alla didattica Centro Studi Terapia della Gestalt, Milano (dal 2009 ad oggi)
Docente e Coordinatrice Scuola di Counseling ad Orientamento Gestaltico, Cstg, Varese

La Dott.ssa Poletto, dopo la formazione universitaria e post-universitaria, ha maturato la sua esperienza professionale presso centri ospedalieri, di formazione professionale e consultori. Collabora da anni con studi medico-specialistici e farmacie di Milano e hinterland come Psicologa, Psicoterapeuta e Ipnoterapeuta. Il suo intervento si rivolge a chiunque (bambino, adolescente, adulto, anziano) si trovi in situazioni di vita critiche, di disagio e sofferenza psicologica e necessiti dell'aiuto di un professionista esperto della mente e del comportamento umani e consiste in: colloqui individuali di consulenza e valutazione del tipo e dell'entità della forma di sofferenza psicologica, della situazione critica e delle risorse presenti per affrontarla e gestirla; sedute di psicoterapia individuale per la cura di disturbi psicologici e il sostegno durante cambiamenti o fasi di vita importanti o critici (maternità e genitorialità, pensionamento, lutto, ecc.); sedute di psicoterapia di coppia per la gestione delle problematiche relative alla coppia, sedute di ipnosi per il trattamento di disturbi specifici ( ad esempio dolori di origine psicosomatica) ma anche per la preparazione ad un parto naturale o per sbloccare e accedere a risorse personali fondamentali per la realizzazione di cambiamenti di vita importanti. Un elemento distintivo del suo metodo di lavoro è l'analisi e la drammatizzazione dei sogni in terapia, anche mediante l’ipnosi. Realizza corsi e seminari per la prevenzione del disagio psicologico e la promozione del benessere delle persone.

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