Infertilità e procreazione naturalmente assistita: il desiderio di un figlio.
Molte coppie che non riescono a concepire naturalmente ricorrono alla procreazione medicalmente assistita (vedi relazione annuale al parlamento sulla procreazione medicalmente assistita), un iter non facile, soprattutto per la donna che, giocoforza, è maggiormente esposta alle tecniche mediche utilizzate, che presentano diversi livelli di invasività, non solo per il corpo ma anche per la psiche.
Le cause di infertilità sono molteplici:
Quello che molte coppie non sanno, è che esiste un’altra via per essere accompagnati al concepimento naturale di un figlio: la procreazione naturalmente assistita.
Si tratta di un percorso di approfondimento nella conoscenza di sé stessi, del proprio funzionamento fisico e psicologico, della coppia e della relazione.
Certamente, è un iter che richiede impegno e costanza nell’affrontare il percorso, ma che porta a valorizzare le potenzialità generative già presenti nella coppia e nel singolo componente della coppia stessa, a rimuovere eventuali blocchi o impedimenti, a modificare abitudini e stili di vita poco salutari, a ripristinare un funzionamento psico-corporeo naturalmente sano e, infine, in molti casi alla procreazione desiderata, senza l’utilizzo di tecniche invasive.
Attraverso questo percorso, si evita una eccessiva medicalizzazione di un processo naturale e istintivo necessario alla sopravvivenza della specie. Infatti, è importante ricordare che stiamo parlando di infertilità e non di sterilità, e quindi, di una difficoltà a concepire e procreare e non di una impossibilità; val certamente la pena per i componenti la coppia di scoprire, valorizzare e potenziare le risorse interne già presenti, iniziando così, fin da prima del concepimento, ad essere genitori, a farsi seriamente carico della vita che verrà. In questo senso, la difficoltà a concepire può essere un’occasione di consapevolezza, per prepararsi adeguatamente ed approfondire un ruolo importante quale è quello del genitore, che richiede l’affrontare delle sfide quotidiane ed una formazione permanente sul campo;
Un’occasione per scoprire se davvero si vuole essere genitori e ci si sente pronti, per comprendere fino in fondo la portata del cambiamento che la nascita di un figlio comporta per la vita del singolo individuo e della coppia stessa.
Le figure professionali che accompagnano la coppia in questo percorso sono ginecologi,andrologi, psicologi e sessuologi , nutrizionisti e altre figure professionali che si alternano a seconda dei bisogni della coppia. Come psicologa e psicoterapeuta, porterò qui l’attenzione su un fattore che ho riscontrato essere davvero cruciale per il concepimento naturale di un figlio: il desiderio. Come per molte delle cose che facciamo nella nostra vita, anche in questo caso la componente di desiderio che vi sta sotto è fondamentale alla sua buona realizzazione. Prenderò qui in esame solo alcuni dei possibili aspetti che intervengono nella composizione complessa del desiderio di un figlio, che è il risultato di un processo in divenire nel tempo, di cui non sempre è facile individuare l’inizio e, talvolta, neanche la fine, tanto che questo desiderio può rimanere nascosto, implicito e mai realizzato, continuando comunque ad agire nella psiche e ad influenzare i comportamenti delle persone.
Inoltre, il desiderio di un figlio è cruciale non solo per il suo concepimento ma anche per il tipo e la qualità della relazione che si instaurerà con lui.
Il desiderio di un figlio coinvolge come minimo:
Per ogni individuo il desiderio di un figlio può nascere da diverse spinte, più interiori, fisiologiche e personali, o esteriori e socio-culturalmente determinate, in ogni caso, coinvolge elementi importanti dell’identità e della personalità (di cui si può essere più o meno consapevoli):
Siamo realmente consapevoli della salute del nostro rapporto di coppia, del legame che ci lega all’altra persona e della sua natura? Siamo in un’autentica e sana comunicazione con l’altro? Stiamo esprimendo noi stessi nella relazione con l’altro? Ci fidiamo? O si manifestano, proprio nella relazione con l’altro, dei blocchi che riguardano soprattutto noi stessi e di cui non siamo consapevoli? La nostra sessualità, comunicazione energetico-corporea con l’altro e con noi stessi è liberamente espressa? Abbiamo gli stessi obiettivi di coppia e la nostra progettualità è realmente condivisa? O il desiderio di un figlio è il frutto di un condizionamento sociale (una coppia deve avere figli e fare famiglia per essere una coppia sana) ad avere figli?
Credo che l’altro possa essere un buon genitore? Che potremo essere d’accordo sull’educazione da dare ai figli? Abbiamo gli stessi valori di base?
Se pensiamo ad alcune delle caratteristiche del mondo del lavoro oggi:
è facilmente intuibile come sia difficile per il singolo creare uno spazio e un tempo per la nascita, crescita e mantenimento di un figlio. Senza parlare del fatto che queste condizioni spesso rendono difficoltoso trovare del tempo da condividere col partner, e quindi anche uno spazio generativo per la coppia. A questo si aggiungono spesso anche elementi di natura sociale, come ad esempio la mancanza di figure di riferimento e di supporto alla coppia e alla genitorialità, la forte spinta alla realizzazione individuale più centrata sulla carriera e sul successo personale, la crisi d’identità dell’uomo e della donna, con una conseguente confusione di ruoli.
Ovviamente questa mia analisi sul desiderio di un figlio, non entra nel merito o nel giudizio della libera scelta se avere un figlio o meno, nella quale entrano in gioco molti altri fattori. Rappresenta il tentativo di informare riguardo alle possibili dinamiche, spesso inconsapevoli, sottostanti il nascere o meno del desiderio di un figlio e della loro possibile influenza sul reale concepimento di una nuova vita.
C’è tanto, molto altro da dire e su cui confrontarsi a questo proposito,
svolgerò una trattazione più approfondita di tale dinamiche il 30 settembre 2017, a Milano, in occasione del congresso:
“Universo intestino: il microbiota-microbioma, dalla pratica clinica alla prospettiva terapeutica: prepariamo la coppia al concepimento”
Per iscrizione gratuita e informazioni:.
inviare una email: segreteria@imgep.com
Vi aspetto! Anna