Mi rammarico, in anticipo, per ogni momento che dimenticherò. Ogni parola, ogni risata che non riuscirò a ricordare. Per fortuna qualcosa lo scriviamo, qualcos'altro lo fotografiamo e abbiamo parecchi video. E tutto rimane appiccicato sulla nostra pelle.
- I miei bambini che camminano sotto lo stesso ombrello
- Quando lui è entrato in sala operatoria e io piangevo e lui no. Quando, dopo, ha detto al chirurgo: "Vai via brutto ciccione"
- Gli occhi di lei quando ha trovato sotto l'albero di Natale il cagnolino peloso con il guinzaglio, anche se era una sottomarca e non il Fur real friend che voleva
- Il bacio che lui mi manda con la mano tutte le mattine dalla finestra dell'asilo
- Lei che si è messa lo smalto viola da sola. Benissimo.
- Tutte le volte che cantano le canzoni cambiando le parole caso.
- Lei che legge i libri ad alta voce sul water. E alla sera mi racconta la favola della buonanotte.
- Le 30 toppe che la nonna ha cambiato ai pantaloni di lui. E tutte le notti che qualcuno (lei in particolare) arriva nel lettone.
- L'ultimo giro sugli autoscontri insieme e il primo giro sugli autoscontri da soli. (Fortuna che ci sono ancora gli aeroplanini!)
- La spazzola magica che per 15 euro non fa più piangere a pettinare i capelli. La prima volta, finalmente, che lei si è fatta tagliare i capelli.
- Quando hanno urlato, giocando, sul bagnasciuga finché la signora che leggeva a 100 metri da noi è venuta a dirci che siamo dei pessimi genitori
- Gemelli che spazzolano il pony, vanno in calesse e al galoppo con papà. Idem in sul gommone, vento in faccia e alta velocità.
- Lui che riconosce "i distintivi" delle principali marche automobilistiche e moto.
- La prima lezione di danza: tutte con body-calzamaglia-ballerine. Lei con leggins e i calzettoni. La mia piccola Heather Parisi. Ah, e la prima recita (dopo altre due), in cui non è rimasta immobile.