Otto giorni densi di appuntamenti, dal giovedì alla domenica, per una manifestazione unica sul territorio nazionale nel suo target di riferimento. Il Festival è infatti pensato per gli adulti, per approfondire la Fiaba attraverso un’indagine intellettuale, antropologica e culturale. Nella suggestiva cornice della storica Villa Sorra di Castelfranco Emilia (Modena) non mancheranno nelle due domeniche momenti anche per i bambini
Conferenze, spettacoli, performance, concerti, mostre d’arte visiva, letture di poesie e narrazione di fiabe in voce semplice, oltre a workshop, tutti ideati ad hoc: questo e tanto altro in programma per la quarta edizione del Festival della Fiaba, da giovedì 15 a domenica 25 giugno a Villa Sorra di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena. Una manifestazione unica sul territorio nazionale per originalità e target di riferimento, nata da un’idea di Nicoletta Giberti performer e regista che, collaborando con un gruppo di professionisti, ha scelto di indagare attraverso linguaggi eterogenei il genere Fiaba, destinato da tempo unicamente ai bambini.
Il tema caratterizzante di quest’anno sono i “Legami di sangue e Legami di cuore”, declinati e indagati in diversi aspetti e sfumature, a cominciare da una serie di conferenze dedicate: tra gli altri scrittori, pensatori e poeti come Ugo Cornia, Cristiano Cavina, Michele Collina e Adriana Querzè, oltre a Magda Indiveri, approfondiranno il filo conduttore proposto dal Festival in un ciclo di incontri - a ingresso gratuito - che si svolgeranno ogni sera all’interno della Serra di Villa Sorra.
Tanti gli spettacoli - con un biglietto dal costo variabile e prenotazione obbligatoria - tra cui da non perdere “Troviamo le parole” con Marco Sgarbi e Diana Höbel, già visti insieme con successo nel recente “8558 Hack”, “Immaginario Furioso”, letture dall'Orlando furioso a cura di Giulio Costa accompagnate da una performance di pittura dal vivo di Giacomo Cossio, e “Opera lieve”, un percorso itinerante nel Bosco di Villa Sorra, per uno spettatore alla volta, ideato e diretto da Nicoletta Giberti, direttrice artistica del Festival della Fiaba.
Per quanto riguarda le mostre Giulia Tondelli sarà presente con una personale curata da Andrea Saltini: “Sotto Pelle” (esposizione di pittura), favole liriche e spettacoli incantati, mondi a rovescio dolci e fatali, specchi e simboli del delirante sentire contemporaneo. Sempre a cura di Andrea Saltini “Nodi”: legami di sangue e legami di cuore in un’installazione site specific di Ersilia Sarrecchia. In un percorso orizzontale una serie di elementi (foto, dipinti, lettere) narrano di un uomo, dei suoi legami e della sua storia.
La musica sarà protagonista dei “Legami di sangue e Legami di cuore” con concerti dedicati: nel primo weekend quello di Pasquale Mirra, uno dei vibrafonisti più interessanti della scena internazionale, e quello di Giovanni Lami ed Enrico Malatesta tra musica, intervento sonoro e performance. Nel secondo fine settimana invece in programma gli appuntamenti con il duo di Riccardo La Foresta e Luca Perciballi e con ChiaroScuro, ossia Vincenzo Vasi ed Edoardo Marraffa, entrambi dedicati al suono della parola.
E ancora tante le performance realizzate ad hoc per il Festival, come la video proiezione “Itaca” di Vincenzo Picone, i “5 Studi per un Lutto” della danzatrice e performer Elena Annovi, “Il Banchetto di Rosaspina” di e con l’attrice Alessandra Gabriela Baldoni e il poeta Giancarlo Sissa, “Ligeia” dell’attore e regista Marco Casazza. Poi, novità dell’edizione 2017, una serie di Workshop sul teatro e la musica e una nuova sezione, dedicata alla Poesia. Nell’ambito di quest’ultima sarà protagonista, tra gli altri, la poetessa e fotografa Eva Laudace, ed è stato aperto il bandoper la prima edizione del Premio Nazionale di Poesia “Pulchra verba”.
A selezionare i componimenti in gara, dedicati a “Legami di sangue e Legami di cuore”, saranno oltre al poeta Giancarlo Sissa - presidente di giuria - Alberto Bertoni, professore ordinario presso Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, la poetessa Patrizia Dughero e i membri del direttivo Festival della Fiaba Giulio Costa e Nicoletta Giberti. Il nome del vincitore di “Pulchra verba” sarà svelato domenica 18 giugno alle ore 20.00 all’interno della suggestiva Limonaia del Giardino Romantico di Villa Sorra.
Otto giorni densi di appuntamenti quindi, in cui ogni sera saranno narrate in voce semplice numerose fiabe, per creare un momento d’incontro oggi più che mai necessario. Perché il Festival nasce per abbattere le frontiere tra le discipline, creare una via per aprire il pensiero, suscitare domande e incontrarsi, in quanto la fiaba, con il suo messaggio sociologico e archetipico, è il canale ideale per indagare le dinamiche umane. Il Festival della Fiaba è una manifestazione rivolta prevalentemente a un pubblico adulto - in quanto le fiabe nascono per gli adulti - ma i bambini saranno accolti con appuntamenti pensati esclusivamente per loro nelle due domeniche, il 18 e 25 giugno.
“Il Festival della Fiaba nasce dallo stesso impulso che nel tempo ha mosso l’uomo a raccontare fiabe: l’incontro con il substrato inconscio e l’effetto vivificante che se ne trae, raccontandole, leggendole o semplicemente ascoltandole - spiega Nicoletta Giberti, direttrice artistica e ideatrice della manifestazione - la fiaba è fatta di simboli che si ripetono dalle origini in tutto il mondo, ed è nata per gli adulti, i bambini erano ascoltatori occasionali, di passaggio”.
Ecco allora un Festival unico su tutto il territorio nazionale, che ricrea quello che un tempo veniva definito “focolare”, celebrando il rito della narrazione e predisponendo i suoi visitatori a uno stato di ascolto, perché le fiabe mettono in scena da sempre la stessa storia: l’identificazione del sé. Ogni volta che una fiaba della tradizione viene raccontata, qualcosa di prezioso viene condiviso e compreso da tutti in un’epifania personale e collettiva.
Ogni giorno poi le casette del Giardino della Botteghe, anima pulsante del Festival, apriranno le loro porte per mostrare un luogo del fare, inteso come momento in cui si realizza ciò che prima era un sogno, un’idea e un pensiero immateriale. Ogni abitante delle casette è un artigiano che è stato scelto per la sua capacità di creare con le mani prodotti unici.
Il Festival della Fiaba gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Nonantola e San Cesario sul Panaro, oltre che dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze dell’Educazione.
Per informazioni, costi degli spettacoli e dettagli sul programma:
www.festivaldellafiaba.com