Questa è la storia di come due gatti sono entrati a far parte di una famiglia con gemelli. Di come una mamma di gemelli si sia fatta intenerire da quei due gattini in cerca di casa.
Uno rosso e uno tricolore, fratello e sorella (ci dissero). - Oh, proprio come i miei cuccioli! - pensò la mamma che non ebbe cuore di portarne a casa uno solo.
I gemelli, quelli veri, non erano ancora nella fase "richiesta pressante di uno o più animali domestici", quella arrivò più tardi, concentrata su cani e pesci, ma tant'è. Chi ha sempre avuto dei pelosetti in casa, è facile alla tentazione.
E fu così che la famiglia con gemelli fu dotata di due trasportini, due ciotole per acqua e cibo, due cassette per la sabbietta (per cambiarle periodicamente, perché, va da sé, due gatti fanno il doppio di cacca e il doppio di pipì). Fu così che il garage, dove prima c'erano bancali di pannolini, si riempì di confezioni di cibo per gatti, comprate in quantità in occasione di offerte e promozioni e di pacchi e pacchi di sabbietta salva odore.
Poi, il veterinario certificò che erano due gatte. E la sterilizzazione costò di più. Poi le "spaventatissime" presero possesso della casa. E fu un trionfo di peli, un lato del divano e una sedia Pc disfatte con le unghie (nonostante i due tira-graffi pieni di ninnoli ed erba gatta in giro per la casa).
E ogni volta che su qualche tavolino rimane un bicchiere di plastica con un po' d'acqua, lasciato dai bambini, finisce per terra. In più di un caso è toccato anche ai bicchieri di vetro. Non mancano le incursioni notturne nel lettone e i morsichini all'alba per ottenere la pappa. C'è anche una buona dose di coccole.
Fu chiaro fin da subito che tra i bambini e i gatti (uno dei quali, associato al gemello maschio, è rimasto gatto e guai a dire che è una femmina) c'era e c'è un'alleanza. La mamma si sciolse quella volta che vide in ogni lettino un gattino accoccolato ai piedi dei suoi cuccioli.
Ps. Ci sono stati anche casi in cui la "gemellanza" è stata utile. Quando il gatto, maschio, si è ammalato di cistite e bisognava scagliargli una pastiglia in gola, la mamma chiedeva sempre l'aiuto al gemello maschio per acchiappare il/la fuggitiva. Il bimbo era l'unico a non essere graffiato.
La morale della storia è che con un animale domestico in casa, la famiglia cresce meglio.
Con due, è tutta un'altra storia!