Il termine emozione deriva dal latino ex-moveo che significa “muovere fuori”, smuovere.
Tutti noi viviamo di emozioni con le quali ci confrontiamo nei vari momenti della vita; esistono le emozioni positive (gioia, allegria, serenità, passione etc.) e le così dette emozioni “negative” (rabbia, paura, delusione, tristezza etc…) difficili da gestire, in alcuni casi.
La medicina omeopatica in questo contesto apporta un valido aiuto in quanto cura l’individuo nella sua globalità corpo-mente; ciò consente di poter rafforzare il “nucleo” avvertito come debole dalla persona (sia che si tratti di un disturbo fisico, sia che si tratti di un disturbo emotivo). Per poter fare ciò è necessario da parte del medico l’ascolto o meglio ancora l’empatia, per riuscire a comprendere appieno il sentire della persona che si ha di fronte.
Ci sono diverse situazioni che portano l’individuo a vivere con difficoltà emotiva un accadimento esterno spiacevole: o perché non riesce a esprimere il proprio sentire o perché non riesce a contenerlo.
Prendiamo in esame l’evento del “distacco” affettivo (di qualsiasi entità esso sia), quando viene vissuto dal nostro io interiore come un lutto. In questo frangente soprattutto due rimedi omeopatici si utilizzano i quali agiscono in sinergia e sono: Ignatia e Arnica, rispettivamente, l’uno per il dolore e l’altro per il trauma della separazione.
Un’altra emozione, con la quale nel corso della vita ci si può rapportare, è la paura di sostenere una prova come un intervento chirurgico; o per la donna ad esempio, la paura per il parto; oppure un colloquio di lavoro; o comunque una situazione per la quale si crei uno stato ansioso al solo pensiero di doverla affrontare.
In questi casi ci sono rimedi quali gelsemium, argentum nitricum , ignatia etc.. che, in maniera diversa, (in quanto non agiscono sugli stessi meccanismi psico-comportamentali) vanno a quietare e sostenere positivamente quell’emozione.
Se invece ci si sente feriti da parole o atteggiamenti altrui, utile sarà staphisagria, soprattutto in persone che trattengono la rabbia, mentre per chi si sfoga, ma è comunque arrabbiato, si potrà utilizzare nux vomica.
Ovviamente questi rimedi agiscono sì, su delle emozioni ben precise, ma ogni individuo è a sé e vive a proprio modo le varie situazioni che la vita propone, quindi fondamentale è prescrivere il rimedio di fondo più simile per caratteristiche (non solo comportamentali- emotive, ma anche fisiche) a quella persona, in quel dato momento.
Immagine di copertina da Panorama.it