In tema "Andrologia" ancora oggi, dal punto di vista medico-preventivo, non si hanno le idee molto chiare.
Non sono più attivi i cosiddetti filtri sociali, mi riferisco alla medicina scolastica, la medicina militare ecc… per cui molte problematiche comuni dell’apparato genitale maschile non vengono riconosciute in tempo utile per porvi rimedio.
Ancora oggi frequentemente a prevenzione e diagnosi precoce viene assegnato lo steso significato.
n realtà la differenza è sostanziale in quanto prevenire significa mettere in atto strategie al fine di evitare l’insorgenza di patologia mentre per diagnosi precoce si intende riconoscere precocemente l’esistenza di una patologia.
La prevenzione inizia con lo stile di vita.
L’approccio al paziente in età pediatrica richiede competenza non solo in ambito andrologico ma endocrinologico, genetico e nutrizionale attraverso un approccio integrato.
Nella valutazione dell’apparato genitale maschile in età pediatrica i genitori, ed i pazienti stessi quando raggiunta un’età idonea per una auto-valutazione, dovrebbero essere in grado di riscontrare autonomamente alcune situazioni patologiche genitali riferibili poi al proprio Medico di fiducia:
l calcolo del BMI definito anche IMC (indice di massa corporea) è stato proposto per la prima volta Adolphe Quelet (nel 1800) come strumento diagnostico per valutare il peso di un soggetto rapportandolo a quello “ottimale” in quanto considerato statisticamente associato al minor rischio di ammalarsi.
Dobbiamo specificare che il valore dl BMI nei bambini /ragazzi, rispetto a quello di un adulto, deve tener conto della notevole variabilità della crescita per cui è opportuno prendere come riferimento, piuttosto che un valore assoluto come si fa normalmente con gli adulti, le tabelle dei percentili. Qui sotto riportata la tabella riconosciuta a livello internazionale proposta da da Cole e coll.
Le dimensioni dei testicoli rimangono stazionarie fino all’età di 6 anni dopo di che aumentano gradualmente in rapporto alla crescita corporea. Nei maschi la pubertà inizia mediamente all’età di 9-13 anni (all’età media di 11 anni) in quanto avviene un progressivo aumento di alcuni ormoni che ne stimolano la crescita (all’età media di 11 anni) in quanto avviene la produzione di ormoni che ne stimolano la crescita (LH ed FSH e di testosterone).
I Testicoli in età adulta hanno una volumetria volumetria normale compresa tra 14 e 24 ml ma come fare per definire se la volumetria rientra nei valori di normalità? Attraverso l’orchidometro di Prader è possibile definire l volumetria dei testicoli.
e la curva di crescita testicolare:
La ritenzione testicolare o criptorchidismo consiste nella mancata discesa di uno o entrambi i testicoli nel sacco scrotale. E’ frequentemente associato ad altre anomalie del tratto genito-urinario e rappresenta la più frequente anomalia dell’apparato urogenitale in età pediatrica colpendo il 3-5% dei nati a termine ed il 9-30% dei pre-termine.
Da non confondere con il testicolo mobile che invece consiste in una risalita di uno o entrambi i testicoli in cavità inguinale con la spontanea ridiscesa nello scroto. Questa motilità è dovuta alla contrazione di un muscolo chiamato cremastere che viene attivato in ogni situazione che comporti la contrazione del torchio addominale. Nell’immagine possiamo notare una ritenzione (criptorchidismo) sinistra ed un testicolo destro normo posizionato.
Importante sottolineare che un criptorchidismo va risolto entro l’anno di vita. Se risolto in età più avanzata può comportare mancato sviluppo della gonade e quindi una sofferenza riguardante la produzione di spermatozoi e se presente in età adulta si ha un aumento di possibile degenerazione neoplastica.
La fimosi è un restringimento del prepuzio (cute che ricopre il glande) che rende difficile o impossibile la scopertura completa ed agevole del glande. Ricordo che tutti i neonati alla nascita sono fimotici e quindi la dobbiamo considerare, a quell’età, una condizione parafisiologica.
E’ necessario che i genitori eseguano quotidianamente e progressivamente lo scoprimento del glande evitando traumi meccanici affinché la cute acquisisca una normale elasticità.
Quando il bambino sarà in grado di eseguire autonomamente la propria igiene intima le dovrà essere insegnato come eseguirla correttamente orientandolo verso una pratica che riduce la possibilità di infiammazioni ma che contestualmente migliora il rapporto del bambino verso il proprio apparato genitale.
Dai 15-16 anni sarebbe corretto eseguire una palpazione delle gonadi con frequenza almeno trimestrale per individuare l’eventuale presenza di anomalie strutturali e volumetriche dei testicoli.
E’ necessario mettersi davanti ad uno specchio sollevando il pene verso l’alto e notare eventuali asimmetrie sia volumetriche che di posizionamento dei testicoli.
Ricordiamoci che frequentemente il testicolo sinistro risulta più alto rispetto al destro e che il volume delle gonadi non è necessariamente simmetrico.
Ovviamente dobbiamo tener conto delle caratteristiche volumetriche descritte precedentemente (volumetria testicolare). Importante riconoscere alcune patologie quali il varicocele ovvero una patologia molto frequente che si manifesta clinicamente (lo si nota) nel periodo post puberale e consiste in una dilatazione delle vene poste lateralmente al testicolo.
In termini percentuali nel 90% circa dei casi il varicocele sinistro è meno frequente a destra (4% circa) e ancor meno frequente bilaterale (1-2%). E’ una patologia importante in quanto può essere causa di infertilità dovuta ad alterazioni riguardanti la motilità e la forma degli spermatozoi.
Un aspetto frequentemente tralasciato nella anamnesi andrologica riguarda l’allattamento e la durata dello stesso inoltre l’alimentazione seguita nel periodo post-svezzamento in quanto molte patologie immunitarie e neurologiche possono avere origini alimentari.
Il latte materno è stato al centro della ricerca pediatrica rappresentando un’area di crescente interesse scientifico e precisamente dalle relazioni che intercorrono tra le componenti del latte materno e i microorganismi del microbiota intestinale.
Nel latte materno vi sono componenti direttamente coinvolte nel “cross-talk” con i microorganismi della flora batterica intestinale rappresentate prevalentemente dagli oligosaccaridi ovvero carboidrati non digeriti giungono alla mucosa intestinale determinano una proliferazione di batteri saprofiti determinando quindi una modulazione del microbiota intestinale.
Il latte materno contiene molecole bioattive che favoriscono lo sviluppo del sistema e di favorire la crescita di un microbiota intestinale sano. Inoltre dobbiamo ricordare che nel latte materno sono contenute numerose altre importanti molecole fra le quali i fattori immunologici le IgA secretorie che pare abbiano avere un ruolo fondamentale nel cross-talk con l’intestino.
Le IgA del latte materno rappresentano la prima fonte di protezione immunitaria antigene-specifica nel tratto gastrointestinale dei mammiferi da latte. Attenzione però di che latte stiamo parlando in quanto quello vaccino, per l’uomo, non ha le stesse caratteristiche protettive!!!
Tutto questo risulta fondamentale nella crescita del bambino in quanto una corretta composizione del microbiota intestinale salvaguarda il bambino, e successivamente nell’età adulta, da patologie estremamente importanti come ad esempio l’obesità che, come sappiamo, a sua volta può essere causa di squilibri ormonali riguardanti l’asse ipotalamo-ipofisi.gonadi con ripercussioni sullo sviluppo e funzionalità testicolare.
Articolo del Dottor Marco Firmo medico chirurgo e andrologo