Dalla venticinquesima settimana di gravidanza, è necessario cominciare a pensare a ciò che servirà nell’ultimo periodo, prima del parto. È fondamentale, infatti, prendere le informazioni per scegliere un corso di preparazione al parto a cui partecipare per affrontare il travaglio nel modo più opportuno e in cui potrai confrontarti con specialisti e altre mamme in attesa.
Bisogna inoltre ricordarsi di prenotare la serie di monitoraggi cardiotocografici che dovranno essere effettuati dalla trentottesima settimana e che saranno fondamentali per valutare il benessere fetale in prossimità del parto.
La crescita del bambino ha raggiunto la lunghezza di circa 32 cm e il peso intorno ai 700 g. Le ossa acquisiscono una consistenza più dura, mentre la pelle, ancora sottile e delicata, si copre di vernice caseosa, che la protegge dall’azione acida del liquido amniotico. Sulle sue dita, ormai complete, compaiono le unghie, le palpebre cominciano ad aprirsi e sulla lingua si sviluppano le papille gustative. È da questo momento che il piccolo comincia a sviluppare i gusti alimentari: tramite il liquido amniotico, che ingoia, assaggia i sapori dei cibi assunti dalla mamma durante la gravidanza. Ma di questo parleremo successivamente in modo più approfondito.
In questa settimana, il bambino acquisisce anche la funzione del pianto, la prima e unica espressione comunicativa alla nascita.
Alla ventiseiesima settimana di gravidanza è possibile avvertire il peso della pancia, per cui sarebbe bene indossare una guaina particolare, per gestanti, che con la fascia elastica di cui è dotata, sostiene l’addome distribuendo il peso e regalando un immediato sollievo.È il momento inoltre di adottare altre accortezze, come preparare i capezzoli all’allattamento con apposite creme alla lanolina e cercare di ovviare al mal di schiena e al dolore del nervo sciatico cambiando spesso posizione e facendo un po’ di ginnastica.
Il bambino ora pesa circa 850 grammi ed è lungo circa 35 centimetri. I nervi del suo sistema uditivo si sviluppano sempre di più e il liquido amniotico che lo circonda veicola i suoni che arrivano dall’esterno fino alle sue orecchie, specialmente quelli del battito del tuo cuore, dello stomaco, dell’intestino e delle voci di mamma e papà. Ora lui può ascoltare tutti questi suoni e li riconoscerà una volta nato. Le palpebre cominciano ad aprirsi, l’iride si caratterizza di quel colore blu tipico dei neonati, il grasso sottocutaneo si accumula sempre di più per la sua termoregolazione e i testicoli, nei maschietti, scendono nello scroto.
Alla ventisettesima settimana di gravidanza possono aggiungersi nuovi disturbi, come i crampi alle gambe, dovuti al fatto che l’utero, ingrandendosi, preme sul sistema circolatorio venoso e sui nervi che vanno dal tronco agli arti inferiori. Quando capita, è opportuno non tenere fermi piede e polpaccio, ma camminare e fare un po’ di stretching regalano un sollievo immediato. Inoltre, gli alti livelli di estrogeni possono determinare gonfiore delle mucose, causando anche occasionali epistassi (sangue dal naso) senza alcun apparente motivo.
In questa settimana il bambino arriva a pesare circa 1000 grammi, con una lunghezza di circa 38 centimetri. Gioca con le manine e si succhia il dito, il cervello è sempre in costante sviluppo. I suoi polmoni hanno completato la loro formazione, con l’aiuto del liquido amniotico che il piccolo respira, ma ancora non sono in grado di funzionare. Si devono sviluppare delle cellule particolari che producono una sostanza in grado di mantenere i polmoni, e soprattutto gli alveoli, ben distesi e gonfi per permettere gli scambi gassosi. Questa sostanza si chiama surfactante e la sua formazione terminerà in linea di massima alla trentacinquesima settimana di gestazione compiuta.
Alla ventottesima settimana, puoi ben dire di aver raggiunto il traguardo del terzo trimestre di gestazione! È il momento di cominciare a preparare la valigia per l’ospedale, il corredino per il piccolo, ordinare il necessario per la sua cameretta…
Da questa settimana è possibile veder fuoriuscire dai capezzoli un liquido giallastro: è il colostro, il primo latte che il bambino assumerà appena nato, molto importante perché povero di grassi e ricchissimo di carboidrati, proteine e anticorpi, con elevato contenuto nutrizionale e azione lassativa che lo aiuterà ad eliminare le prime feci (il meconio) e ad espellere l’eccesso di bilirubina, prevenendo l’ittero neonatale. Bisogna sempre ricordarsi di curare il seno e soprattutto che ogni donna può allattare il proprio piccolo: nessun latte vaccino è paragonabile a quello della mamma!
Il piccolo ora arriva a pesare circa 1100 grammi ed è lungo circa 39 centimetri. La crescita in lunghezza ora comincia a diminuire, mentre accelera la crescita del peso, anche dovuta al grasso sottocutaneo che si accumula e lo fa sembrare più rotondetto. La pelle si ricopre di quella sottile peluria definita lanugo che verrà persa alla nascita e viene protetta dalla vernice caseosa. I movimenti si fanno sentire notevolmente perché lo spazio comincia a diminuire.
Ostetrica Loredana Santarelli, Associazione MadrePerla
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