E’ una grave malattia causata da microrganismi appartenenti al genere Leptospira; colpisce molte specie animali, sia selvatiche che domestiche. E’ una patologia pericolosa perché può infettare, anche se non è un’evenienza così frequente, anche l’uomo. E’ infatti una zoonosi.

 
La trasmissione della malattia 
I roditori e gli animali selvatici sono i serbatoi dell’infezione. Le Leptospire sono eliminate con le urine degli animali ammalati e l’uomo si può contagiare con il loro contatto oppure con acque stagnanti o pozze contaminate. Questi microrganismi hanno una scarsa sopravvivenza nell’ambiente, ma con temperature moderate riescono a sopravvivere benissimo. Gli ambienti umidi e le temperature inferiori ai 25 gradi centigradi sono ottimali; al contrario la luce solare diretta, il calore, e l'assenza di umidità le uccidono rapidamente. E’ infatti una tipica malattia autunnale o primaverile. Il contagio normalmente si verifica per contatto muco cutaneo con le leptospire presenti nell’ambiente. E’ possibile infettarsi anche per via transplacentare o attraverso escoriazioni cutanee.
 
Patogenesi
Le Leptospire, una volta penetrate nell’organismo invadono rapidamente il torrente sanguigno e vanno a localizzarsi nei reni dove si riproducono determinando nefrite con insufficienza renale. Si riproducono anche nel fegato determinando necrosi epatica. Attraverso le urine giungono nell'ambiente esterno contaminandolo. L'emissione inizia dopo due - tre settimane dall'infezione e prosegue per un periodo di tempo molto variabile e ad intermittenza. Gli animali guariti possono eliminarle per mesi dopo l’infezione. 
 
Segni clinici
L'incubazione della leptospirosi varia dai sette ai quattordici giorni. Gli animali colpiti possono manifestare: febbre, depressione del sensorio, anoressia (mancanza di appetito), pallore delle mucose, gastroenterite, vomito, insufficienza renale, presenza di sangue nelle urine, insufficienza epatica, ittero, petecchie (piccole emorragie puntiformi cutanee o mucose), melena (feci nerastre dovute alla digestione di sangue presente nel tubo digerente a causa di un’emorragia interna) epistassi (sangue dal naso), occasionalmente meningite, congiuntivite.
 
Diagnosi
Ci può essere leucopenia (diminuzione del numero dei globuli bianchi nel sangue) all’inizio della malattia, quindi leucocitosi (aumento), iperazotemia, aumento degli enzimi epatici e della bilirubina, anemia (diminuzione della concentrazione di emoglobina o dei globuli rossi nel sangue). Il rilevamento di anticorpi anti leptospira si effettua di solito con il test di agglutinazione microscopica (MAT). Titoli superiori a 1:3200 suggeriscono la presenza di leptospirosi clinica. La diagnosi definitiva si compie evidenziando l’organismo nelle urine, nel sangue o nei tessuti.
 
Terapia
La leptospirosi si cura con terapia antibiotica e di supporto per controllare la disidratazione, l’insufficienza renale ed epatica. Il trattamento è a base di antibiotici e la  penicillina G è il chemioterapico di prima scelta. I risultati sono spesso mediocri.
 
La prevenzione 
Bisogna evitare di venire a contatto con le urine di cani e di animali potenzialmente pericolosi evitando di bagnarsi in acque stagnanti o che possono essere contaminate per la presenza di topi o ratti. I cani giovani privi di immunità materna che vivono all’aperto, i cani da caccia e da lavoro sono i più a rischio e dovrebbero essere vaccinati ogni sei mesi.
 
Articolo di Diego Manca, Medico veterinario. 
Autore dei libri: "
Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 e "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore sempre nel 2010.
 
Foto tratta da office.microsoft.com
 

Ritratto di Diego Manca Veterinario

Posted by Diego Manca Veterinario

Mi chiamo Diego Manca e sono un medico veterinario; vivo e svolgo la mia professione, da quasi 30 anni, ad Omegna (VB), piccolo paese del Cusio in Piemonte. Sono direttore sanitario e socio fondatore dell’ambulatorio veterinario lago d’Orta nel quale lavoro. Oltre alla grande passione per questa professione un’altra mi è molto cara e cioè quella di scrittore. I miei libri hanno ottenuto sempre significativi apprezzamenti di critica e i protagonisti delle storie che racconto sono i nostri amici pelosi, le vere star di tanti episodi realmente accaduti durante lo svolgimento della mia professione. Ecco qui di seguito una breve sintesi dei libri che ho pubblicato: Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore nel 2010, "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk,  "Storie con la coda" edito da Castelvecchi, 2014, collana Ultra, La salute del cane in 4 e 4'otto e La salute del cane in 4 e 4'otto, editi da Gremese Editore, 2014, "Altro che animali!" edito da Castelvecchi Editore, 2015 e Benedetti Animali!  edito da Castelvecchi Editore, 2016, Storie da leccarsi i baffi - Gatti raccontati dal veterinario, edito da Ultra, 2017, Manuale (semiserio) sull'educazione del cane, edito da Rizzoli, 2017, Coccole di gatto. Consigli del veterinario e aforismi sul mondo dei mici, 2019, edito da Ultra; Trilli. Riflessioni di una gatta in degenza, 2020, edito da Ultra.