Sicuri in rete

Sicuri in rete di Mauro Ozenda e Laura Bissolotti (Hoepli) è un libro che tutti i genitori e gli insegnanti dovrebbero leggere. Per conoscere davvero cos'è Internet, quali sono le sue potenzialità e i lati "oscuri" nei quali i nostri figli possono incappare in tema di sicurezza e legalità.

I ragazzi sempre più giovani (12 o 13 anni) chiedono insistentemente ai genitori di accedere ad internet ed in particolare a facebook o altri social network e sicuramente non sono consapevoli dei rischi che corrono.
Mettono on line foto, creano gruppi chiusi con l'idea ingannevole di essere invisibili e poter goliardare liberamente, sparlando magari degli amici di classe o dei professori.

Il tutto con leggerezza e senza consapevolezza che gli amici sbeffeggiati (e i loro genitori) o i professori insultati, possono direttamente o indirettamente, con intenzionalità o meno, ritrovarsi nei luoghi comuni e, venuti a conoscenza del fatto di essere oggetto di offese o prese in giro, possono inoltrare denunce alla polizia o alla scuola etc. con delle conseguenze a volte anche pesanti.

Oppure dovrebbero essere resi consapevoli del fatto che quanto viene scritto su internet è come se fosse scolpito nella pietra: diventa incancellabile e, una volta adulti, le sciocchezze commesse on line potrebbero ritorcersi nella futura vita lavorativa.
Scaricano film e musica. Violano diritti d'autore, la privacy non sanno cosa sia, le truffe o i malintenzionati possono raggirarli senza grandi problemi.

Allora l'educazione dei nostri figli passa ora anche per l'insegnamento di un uso di internet corretto, consapevole, rispettoso degli altri e della legge. E per poterlo insegnare prima bisogna impararlo, sia che siamo genitori, maestri o professori.

E lo possiamo fare tramite la lettura di questo libro completo ed esaustivo scritto in modo chiaro e facilmente comprensibile per tutti.

Ai nostri figli dobbiamo dare informazione equilibrata e corretta perché internet, quale enorme serbatoio di informazioni e di contatti possa essere sempre e solamente una fonte di ricchezza.

 

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