Eccomi qua per continuare la carrellata dei libri per bambini da leggere durante l’attesa di un fratellino. Libri che parlano delle emozioni, ma anche delle curiosità, delle domande che possono sorgere durante la gravidanza, un periodo probabilmente gioioso per tutta la famiglia, ma anche delicato.
Il primo albo che vi presento oggi è semplice, di formato maneggevole e di poche parole. Adatto quindi anche ai lettori più piccini, intorno ai tre anni di età.
Si tratta di “Aspetto un fratellino” di Marianne Vilcoq, edito da Babalibri.
Un piccolo volumetto con copertina cartonata, di formato rettangolare a sviluppo verticale.
In copertina notiamo una bambina sorridente che rimira il suo finto pancione ottenuto infilando un orsacchiotto sotto la canottiera. Ma nel libro c’è spazio anche per un sentimento di rifiuto nei confronti dell’annunciata gravidanza materna. “No!” grida Camilla visibilmente contrariata quando la mamma le annuncia l’arrivo di un nuovo bambino. Solo piano piano la bambina, dopo aver rivendicato il suo essere ancora piccola, si lascerà andare alla curiosità e alla tenerezza nei confronti dell’esserino non ancora nato.
Il libro è costruito in modo lasciare spazio sia alle emozioni di Camilla, sia alla descrizione visiva delle gravidanza in corso, che può essere di stimolo per eventuali domande volte a soddisfare la curiosità dei piccoli lettori. Nella pagina di sinistra è disegnata la bambina, prima arrabbiata ed imbronciata e poi serena; nella pagina di destra è raffigurata la mamma che si rapporta con lei. Questa seconda facciata si apre a libro rivelando, sotto l’immagine materna vestita di tutto punto, la stessa in costume da bagno, e il bambino nella pancia che via via cresce, di pari passo col pancione. Il piccolo interagisce con la sorellina e risponde alle sue emozioni fino alla bella doppia pagina finale dove sono entrambi sorridenti e la pancia enorme annuncia la nascita imminente.
Un albo che viene facilmente recepito dai bambini per la semplicità e la linearità con cui è costruito. E che può diventare un ottimo spunto per affrontare momenti e sentimenti legati alla gravidanza.
Il secondo libro è invece per i futuri fratelli un po’ più grandicelli, direi dai cinque anni in su: “Fratellino zuccavuota” di Lucia Panzieri, illustrato da Samantha Enria e pubblicato da Lapis.
Un tenero e coloratissimo racconto dove l’attesa è narrata in prima persona dal bambino grande, che osserva in maniera buffa ma sempre calzante, come si modifica la realtà intorno. Soprattutto la mamma, che pare un po’ più svagata del solito, che canticchia, è più sensibile e ha delle voglie alimentari un po’ curiose. E’ proprio una di queste voglie a preoccupare il protagonista. Il bimbo infatti teme che il troppo mangiare zucca, in tutte le salse, potrà causare la nascita i un fratellino zuccavuota. Bisogna correre ai ripari e per far sì che il piccino nasca con la testa giusta, l’ingegnoso protagonista provvederà a fargli ascoltare i suoni della realtà, a raccontargli storie e a fargli conoscere tutte le cose importanti che ci sono al mondo. Un piano perfetto e di sicura riuscita perché il fratellino nascerà, alla fine, bello sveglio, simpatico e intelligente!
Una storia piacevolissima da leggere, dolce e a misura di bambino, che segue l’andamento delle stagioni, che via via passano avvicinando il giorno della nascita.
Una lettura armoniosa, allegra e delicata, piena di premura e affetto. Strappa un sorriso. Come le grandi e vivaci illustrazioni, gioiose e perfettamente in tono col racconto.
Per ultimo vi presento una recente uscita della casa editrice Babalibri: “C’è un bambino nella pancia della mamma?” di Stephanie Blake.
L’autrice è colei che ha dato i natali letterari a Simone, l’irriverente e simpaticissimo coniglietto-bambino che spero molti di voi abbiano avuto il piacere di conoscere e far conoscere ai propri figli (altrimenti rimediate!).
Simone è già stato protagonista di molte avventure del quotidiano vivere infantile, come l’inizio della scuola, il sonno, il dentista, i giochi tra coetanei, l’epidemia di pidocchi… tutte spassosissime.
Qui lo troviamo alle prese, insieme al fratellino Gaspare, con l’annuncio di una nuova nascita in famiglia. I genitori infatti comunicano ai due che un nuovo bambino si sta formando nella pancia della mamma.
Simone un fratello ce l’ha già, quindi stavolta non si sofferma in gelosie o ansie. Ma c’è una domanda che non può proprio fare a meno di rivolgere al papà, ed è la classica: “Come si fanno i bambini?”.
Il genitore, preso di fretta e un po’ imbarazzato, rimanda la risposta. Ci penserà una compagna di classe, Lulù, molto più informata e molto meno impacciata, a chiarire la maggior parte degli interrogativi del coniglietto e andando, con sufficiente precisione, piuttosto vicina alla realtà dei fatti. Ma sarà Simone ad aggiungere alla spiegazione il particolare mancante delineando un quadro tanto soddisfacente da non aver più bisogno dell’intervento del papà.
I libri di Stephanie Blake sono sempre giocati sull’ironia e sul divertimento, e su una scanzonata vicinanza alla sensibilità dei piccoli. Anche stavolta il registro non cambia ed il tema, spesso vissuto dai genitori come difficile e delicato, viene affrontato con leggerezza e humor, tutto affidato alle soluzioni, sempre efficaci, dei bambini.
L’albo può essere uno spunto per parlare di sessualità con i più piccoli in maniera semplice e giocosa (senza imitare l’atteggiamento imbarazzato del padre di Simone!) sia nel periodo della gravidanza – che è sicuramente un momento in cui i fratelli si interrogano sulla questione – sia in altre circostanze, qualora ci fosse curiosità ed interesse da parte dei bambini.
Concludo qui questa seconda parte, rimandando ad una terza per il compimento di questa mia, personale, bibliografia.
Cliccando qui potrete leggere la prima parte e qui potrete leggere la terza parte di Letture col pancione