DRINNN!!!!! Suona la campanella della scuola e una massa di bambini urlanti e allegri si lancia di corsa fuori dall'edificio. Io, al contrario, sono un po' triste per il fatto che le 16,30 sono arrivate così presto... Com'è possibile?
Non vi sembra care amiche/mamme che il tempo passi velocemente quando siamo sole mentre al contrario, quando i nostri figli tornano a casa e magari devono fare i compiti ma non ne hanno voglia perché preferiscono giocare a palla con i loro fratellini più piccoli rischiando di rompere qualche soprammobile, il tempo trascorra lentissimamente?
Io di solito inizio con le buone: vieni a fare i compiti così non ci pensi più...
Dai, coraggio, ti do una mano...
I due monelli continuano a giocare, ridere e scherzare. Allora alzo un po' la voce: Forza! Non lo ripeto più!
Poi scattano le minacce: se non arrivi entro tre secondi ti tolgo la televisione per una settimana!
A questo punto il bimbo riluttante arriva ma di fronte a "quanto fa tre meno uno", ti guarda con gli occhi sbarrati come se gli stessi chiedendo come si costruisce una bomba atomica.
Che nervi! Gli dici di arrangiarsi e te ne vai. Dopo un po' senti di nuovo la palla che colpisce qualche mobile. Infuriata, torni e gliela togli. Guardi il foglio che ovviamente è rimasto bianco! Ti metti di impegno e cerchi di seguirlo come farebbe la signorina Rottermaier e alla fine riesce a fare almeno matematica.
Cosa devi fare ora? "Nulla".
Sei sicuro? "Sììì! Che noia"
Vabbè, ti concentri sulla cena o sul più piccolo che magari nel frattempo ha disegnato un bel quadretto sulla parete bianca dell'ingresso...
Poi si cena, si guardano i soliti cartoni e all'ora X (le 21) scatta il pigiama e le solite operazioni.
Il piccolo pargolo, quando ha già lavato i denti, fatto pipì, letta la storiella della buonanotte, detta la preghierina, bevuto il bicchiere di acqua e ricevuto il saluto con tanti baci e bacetti da mamma e papà, ti dice con voce innocente: "e le parole che si scrivono con ni?"
QUALI PAROLE?!!!!!
"Sì, domani Luisa ci fa un dettato....".
Cosa cavolo aspettava a dirmelo? Forse al suono della campanella di inizio lezione?
Indignata, stanca, arrabbiata, non perdo un secondo: prendo il quaderno blu (ho comprato dieci copertine colorate perché ogni materia ha un colore diverso e sono finalmente riuscita a ricordarmi che quella blu è di italiano-ortografia, quella bluette di matematica, quella gialla per i compiti di italiano, quella verde per inglese misto a scienze.....).
Leggo: imparare a memoria le seguenti parole Stefania, Daniela, riunione, miniatura, carabiniere, genio, colonia, Germania, niente, Antonio, Antonietta e matrimonio.
Ho al massimo 5 minuti di tempo per cercare un metodo super veloce di apprendimento.
Dunque.....
Senti Gabriele, ricordati questa storiella: Antonio e Antonietta si uniscono in matrimonio e hanno due figlie, Stefania e Daniela (al limite ricordati Daniele, tuo cugino). Insieme vanno in Germania a Colonia ma non c'è niente. Un giorno durante una riunione vedono un genio di carabiniere che disegna una miniatura. PANT!
La storia sembra funzionare e il disgraziato riesce anche a prendere un dieci!