“Una richiesta di aiuto invisibile e silente – Depressione post-partum e comunicazione attraverso il con-tatto”. Questo è il titolo del libro che per motivi lavorativi ho letto di recente e che, data l’importanza del tema e l’opportunità di questo spazio letto da tante mamme e tante donne, voglio condividere con voi.
Il problema della depressione post-partum è infatti molto complesso e delicato (e più diffuso di quanto si pensi) ma al giorno d’oggi ancora troppo spesso “soffocato”dalla scarsa conoscenza del problema e dalla gioia collettiva che gravita intorno alla donna di fronte alla nascita del suo bambino. Oggigiorno se ne parla un po’ di più rispetto a qualche tempo fa ma non sempre vi è una vera e completa consapevolezza del problema, non sempre vengono dati una sufficiente attenzione e un giusto ascolto, non sempre esistono strutture e spazi socio-sanitari dedicati all’accoglienza e al sostegno della donna anche nel periodo successivo al parto.
Per varie coincidenze e tempistiche favorevoli, nell’ambito dell’ Associazione Italiana Massaggio Infantile (AIMI) di cui faccio parte, ho avuto la piacevole possibilità di conoscere l’autrice del libro Dr.ssa Catia Pugi - Psicologa, Pedagogista, Educatrice e Insegnante AIMI – che insieme alla biologa Prof.ssa Chiara Bencini, ha dedicato questo saggio al tema della depressione post-partum e al massaggio infantile come possibile strumento di prevenzione di questo disagio. Nel mio piccolo, non solo da Insegnante AIMI ma soprattutto da donna e amica di neomamme alle prese con molteplici cambiamenti, voglio quindi dare spazio a tale tematica raccontandovi di questa lettura che vuol essere strumento di informazione non solo per operatori socio-sanitari, psicologici ed insegnanti AIMI, ma anche per i genitori.
Il libro offre un quadro chiaro e completo del disagio psicologico, spesso trascurato, della depressione post natale delineando le diverse forme e i diversi livelli di gravità - maternity blues o baby blues (forma più comune di cui si parla a fondo come “campanello d’allarme”), depressione post-partum, psicosi puerperale –, la sua genesi multifattoriale (biologica, psicologica, sociale, neonatale) e le possibili conseguenze nella relazione tra la madre e il bambino, “specchio delle emozioni materne”. Inoltre viene sostenuta l’importanza dell’empowerment delle competenze genitoriali - spesso “medicalizzate” e condizionate dalla professionalità dei “super-esperti” - e della comunicazione nella relazione mamma-bambino anche attraverso il contatto epidermico, canale sensoriale, relazionale e comunicativo di primaria importanza per l’essere umano. In particolare, come possibile strumento di sostegno alla relazione madre-figlio, viene proposto il massaggio infantile secondo il programma AIMI.
Il massaggio infantile infatti è un modo di stare insieme al proprio bambino trasmettendogli un con-tatto amorevole (“nurturing touch”) e di cui è noto il beneficio nel sostenere il legame di attaccamento o rinnovarlo nei casi in cui sia ostacolato o disturbato (per approfondimenti sugli altri benefici del massaggio vedi qui).
Nel libro viene anche presentato uno studio pilota condotto in Toscana in tre strutture, due pubbliche e una privata, attraverso corsi di massaggio infantile con gli obiettivi di verificare: l’incidenza della depressione post-partum nel campione di neomamme coinvolte nello studio (circa un centinaio), la presenza di alcuni fattori di rischio più comuni riportati in letteratura, l’evoluzione del disturbo dopo la frequenza del corso di massaggio. I risultati emersi, ottenuti attraverso la somministrazione di un noto strumento di screening per la diagnosi della depressione post partum (Edinburgh Postnatal Depression Scale) mostrano come, in una società dove le neomamme si trovano spesso sole in un periodo emotivamente molto fragile, la partecipazione ai corsi potrebbe contribuire a prevenire l’evoluzione di questa sintomatologia. I corsi, sebbene non destinati né alla diagnosi né al trattamento della depressione postnatale, offrono infatti un’occasione per stare in gruppo e socializzare con altre mamme (e anche con i papà), scambiarsi esperienze e dubbi comuni tra neogenitori, passare momenti piacevoli insieme al proprio bimbo e rafforzare la sicurezza nelle proprie competenze genitoriali.
“Le mamme di oggi sono spesso poco supportate nel periodo post parto sia a livello sanitario che socio-familiare” ricorda la Dr.ssa Pugi. “Se esistono percorsi di supporto alle mamme "in attesa" ormai delineati, solo in poche fortunate realtà si trovano forme di sostegno alla maternità/genitorialità una volta che il bambino è nato. Inoltre, le condizioni sociali odierne sono cambiate: non vi è più la famiglia numerosa che un tempo aiutava la donna nell'accudimento del proprio bimbo, vi è poca esperienza in famiglia di altre nascite e i genitori si trovano spesso da soli.
Il massaggio infantile da solo non può essere la soluzione alla prevenzione della depressione post partum ma potrebbe essere considerato un ulteriore strumento di sostegno a questi “primi mesi” delicati da inserire all’interno di un percorso strutturato magari avviato già dal punto nascita. Il corso offre infatti l'opportunità di rafforzare il legame d'affetto col proprio bambino, di confrontarsi alla pari con altri genitori su problematiche comuni ma non sempre facili da gestire (tra cui per esempio il pianto e le coliche gassose neonatali), di allacciare nuove amicizie e di sentirsi meno soli”.
Per maggiori informazioni su questa pubblicazione potete seguire la pagina Facebook dedicata al Libro.
a presto, Cristina.
Cristina Taddei, Dr.ssa in Fisioterapia – Specialista in Area Pediatrica
Web: cristinataddei.wordpress.com
Titolo del Libro: “Una richiesta di aiuto invisibile e silente – Depressione post-partum e comunicazione attraverso il con-tatto”.
Autore: Catia Pugi – con la collaborazione di Chiara Bencini
Editore: Nicomp L.E.