Se il vostro cane continua a scuotere la testa per una fastidiosa sensazione di prurito, attenzione all’otoematoma. Che cos’è?
L’otoematoma è una raccolta di siero-sangue all’interno della cartilagine dell’orecchio, più di frequente sulla superficie interna (concava) della quale può interessare anche solo una parte; l’ematoma si sviluppa in seguito alla rottura dell’arteria auricolare. Quando la pressione interna dell’ematoma è identica alla pressione arteriosa sistemica, l’emorragia si blocca. Le razze a orecchie pendenti e lunghe sono le più predisposte ed è una patologia più comune nel cane che nel gatto.
Le cause che lo provocano sono di solito: infiammazioni, corpi estranei, infezioni da lieviti, infezioni da batteri, parassiti, allergia al cibo, atopia, traumi. E’ essenziale scoprire e trattare la causa scatenante il problema per evitare spiacevoli recidive. Il primo passo, quindi, è quello di identificare la fonte dell’irritazione dell’orecchio svolgendo una meticolosa anamnesi senza tralasciare una visita particolareggiata dell’animale. L’esame otoscopico è indispensabile per eseguire una visione completa del canale auricolare ed allestire dei vetrini per la citologia, eventuali colture e la visione di parassiti. Dopo aver individuato la causa principale di irritazione dell’orecchio, che verrà trattata con una cura mirata, è opportuno drenare l’ematoma.
La terapia conservativa è impiegata in caso di ematomi del padiglione recenti e localizzati verso la punta, e consiste nell’aspirazione asettica dell’ematoma e della successiva fasciatura compressiva dell’orecchio. Si consiglia l’utilizzo del collare elisabettiano per evitare gli autotraumatismi. Nel caso che l’animale scrolli il capo insistentemente, un bendaggio dovrà essere mantenuto per almeno una decina di giorni sostituendolo al bisogno. Nei soggetti con orecchie pendule, il padiglione operato viene bendato appoggiato sul capo, in quelli con orecchie erette verrà bendato e mantenuto in posizione eretta. E’ importante lasciare libero dalla fasciatura il canale uditivo per svolgere le medicazioni necessarie. Con questo metodo, però, spesso si verificano delle ricadute.
Il trattamento chirurgico è invece consigliato nel caso di otoematomi cronici e molto estesi. Diverse sono le tecniche e la scelta è soggettiva, dettata per lo più dall’esperienza. E’ opportuno far presente al possessore dell’animale che alle volte l’orecchio tende un po’ ad accartocciarsi.
Diego Manca, Medico veterinario.
Già autore dei libri: "Le fiabe per...giocare con il corpo imitando gli animali" edito da Franco Angeli nel 2008 di cui è coautore, "Benedetti animali!" edito da Armenia editore nel 2010 e "Il camaleonte Argonte" edito da Armando editore sempre nel 2010.
Ora in libreria il nuovo libro "Favolario: le favole del veterinario" Ed. Buk