Ho iniziato con un po' di perplessità la lettura dei questo libro "E poi ti ho trovato" e nel giro di poche ore l'ho anche finito: commovente... devo dire che la storia d'amore è molto coinvolgente, direi protagonista del romanzo per quanto il legame indissolubile tra i due, sia la figlia. Quella figlia avuta in tenera età e data in adozione.
Ma per capire meglio di che parlo vi riporto parte della scheda libro con le parole dell'autrice
«Sono passati ormai due anni da quando, nel bel mezzo di un giorno qualunque, è accaduto qualcosa di davvero straordinario che ha cambiato la mia famiglia per sempre.
Circa vent’anni fa, mia sorella minore diede in adozione la sua bimba appena nata. Fu la decisione più difficile, coraggiosa e sofferta della sua vita. Poi, due anni fa, ho ricevuto una richiesta d’amicizia su Facebook da una ragazza che compiva gli anni lo stesso giorno di mia nipote. Sembrava troppo bello per essere reale, quasi impossibile, ma era tutto vero: la figlia di mia sorella, mia nipote, ci aveva trovati su Facebook.
La storia di mia sorella è stata la fonte d’ispirazione per E poi ti ho trovato. Questo romanzo è stato il mio modo per esplorare le incertezze della vita. Cosa succede quando ritrovi ciò che pensavi di aver perduto per sempre?
Anche se lascio che sia mia sorella a raccontare la versione reale dei fatti, la storia che leggerete in E poi ti ho trovato esplora le emozioni e gli straordinari cambiamenti che un ricongiungimento a lungo desiderato portano alla vita di una persona e di tutta la sua famiglia.
Spero che questa storia possa toccare anche i vostri cuori e le vostre anime.»
PATTI CALLAHAN HENRY
Dopo tanti anni di letture di storie di mamme e di adozione su Mammeonline non posso non pensare che sono belli ed emozionanti gli incontri con Emily, la figlia ritrovata.
Leggendoli si vivono forti le emozioni che empaticamente so che potrei sentire se vivessi una situazione simile... questa storia poi mi ricorda molto la storia di una mollista la cui figlia adottiva ha ritrovato la mamma naturale proprio tramite Facebook. Vi ho ritrovato i sentimenti della mamma ado, la paura atavica di perdere la propria figlia che, viceversa, si sente inesorabilmente chiamata a conoscere le sue radici, le sue origini.
E' un romanzo davvero bello, si legge con molta emozione ma temo che restino nello sfondo e nascoste le domande dure, quelle difficili, quelle che probabilmente ogni figlio dato in adozione vorrebbe fare alla propria madre: perché mi hai abbandonato?