Mostri... ma non troppo! I bambini hanno timore del buio, dei ragni, dell’ignoto, dei mostri. La paura, normale nel percorso di crescita, viene proiettata all’esterno su cose, animali, situazioni.
Il mostro è spesso specchio delle tensioni oscure e aggressive che animano i piccoli, le sue paure nascono nella sua interiorità, nelle sue insicurezze, alimentate dalla sua fervida fantasia.
Sovente i genitori non vogliono riconoscere queste pulsioni, il bambino viene lasciato solo e, invece, avrebbero bisogno di una figura capace di esorcizzare le sue paure, riconoscendole e spiegandole. Cosa c’è di meglio, allora, di una bella storia dove i mostri svelano il loro lato simpatico, ironico e anche un po’ umano?
Età di lettura: da 3 anni.
Cosa succede se un mostro è alla ricerca di un spuntino prima di coricarsi? E se quella merenda potresti essere tu? GULP! È sempre più vicino. . . e la sua pancia brontola rumorosamente. È verde, è viscido, ha denti e bocca grandi ma gli occhioni e il ghigno ispirano simpatia.
Trasformare la paura in sorrisi? Con questo brillante albo, si può. Una combinazione felice di testo e immagini, in grado di giocare con il doppio senso e creare quel sottile filo di divertimento e suspense nel bambino, dando vita ad attesa e dubbio, con un uso delle onomatopee che rende la narrazione quasi teatrale e un climax da togliere il fiato: ma davvero il mostro vuole mangiarmi?
Età di lettura: da 4 anni.
Un mostro peloso, enorme, brutto e nero, ma in realtà pacifico e gentile: beve tè, passeggia, legge libri, prepara torte e se le mangia. Vive sulle montagne e cura un bellissimo giardino, ma… si sente solo. La determinazione a superare la sua solitudine lo porta a intraprendere una missione audace e pericolosa per trovare altri come lui…
Età di lettura: dai 4 anni
La trama iniziale è classica: un re, una figlia principessa, un mostro che terrorizza il suo regno. Cosa può fare il sovrano se non promettere in sposa la principessa a chi lo libererà dal drago Osvaldo? Si propone Valentino, che l’aspetto di ammazza-draghi proprio non ce l’ha!
In compenso comincia a raccontare ad Osvaldo come ha sconfitto tanti suoi simili: da quello brutto, spaventato con uno specchio, a quello ingordo rimpinzato di leccornie fino a fargli scoppiare la pancia, a quello che soffre il solletico, morto dal ridere!
Ad Osvaldo piacciono così tanto le storie di Valentino che le vorrebbe ascoltare all’infinito, e così, senza spargimento di sangue, i due trovano un accordo.
Le storie salvano, sempre.
Angela Articoni